Quaderni in ottavo
I Quaderni in ottavo (titolo orig. tedesco Die Acht Oktavhefte) sono una serie di otto quaderni di appunti di Franz Kafka, scritti tra il 1917 e fino al giugno 1919. Il nome fu dato loro da Max Brod, l'esecutore letterario di Kafka, per differenziarli dai quaderni in quarto dell'autore usati come diari. Genesi editorialeDa Heft A a Heft H, essi vengono descritti da Brod come azzurri, "di quelli che in ginnasio chiamavamo quadernetti dei vocaboli"[1]. In realtà l'ed. critica[2], rispetto a quella di Brod[3], ne risistemerà l'ordine e la numerazione. Oggi in tedesco sono pubblicati anche in edizione con CD-ROM riproducente fotograficamente i manoscritti[4]. Assieme ai quaderni, Brod trovò anche una serie di aforismi copiati e numerati da Kafka, e nominò questa breve selezione Riflessioni sul peccato, la sofferenza, la speranza e la vera via, accludendola al libro Durante la costruzione della muraglia cinese. Quando Brod pubblicò i diari di Kafka nel 1948, decise di omettere i Quaderni in ottavo, che egli considerava per i temi contenuti più filosofici e morali rispetto ai diari scritti dall'amico. Pertanto, i Quaderni furono pubblicati più tardi da Brod con le sue note di curatore, in un volume di frammenti e scritti non raccolti, nel 1953, assieme agli estratti numerati. TemiEssi ospitano frammenti di racconti ma, similmente ad altri scritti dell'autore praghese, essi alludono ad importanti temi della condizione umana, oltre a riflessioni religiose sulla fede, la Bibbia, l'ebraismo e il cristianesimo. Sebbene i Quaderni mostrino l'interesse di Kafka per gli studi giudaici, egli continuò a vivere una vita secolarizzata. Altresì trasparente risulta l'influenza del filosofo danese Søren Kierkegaard, del quale Kafka stava leggendo Timore e tremore al tempo in cui vergava i fogli di questi quaderni. Edizioni italiane
Note
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