Nacque a Venezia perché il padre Filippo Rho, generale della Marina, vi si trovava per ragioni di servizio. Grazie alla madre Silvia e alla zia, Barbara Allason, anch'ella traduttrice, apprese la lingua tedesca, di cui migliorò la padronanza vivendo a Budapest e Bratislava (1919-1922). Trasferitasi a Torino con la famiglia nel 1931, iniziò a collaborare con l'editore Carlo Frassinelli grazie a Franco Antonicelli, traducendo autori della letteratura tedesca per la collana "Biblioteca europea".
A Torino visse nella casa della zia, Barbara Allason: tale dimora divenne, più avanti, punto di ritrovo per intellettuali antifascisti come Leone Ginzburg, Giuliana Segre e Benedetto Croce. Allason e Rho parteciparono attivamente alla Resistenza, distribuendo materiali di propaganda antifascista: per questo furono arrestate nel 1934.
Anita Rho si occupò lungamente, anche dopo il termine della Seconda guerra mondiale, della traduzione di scrittori di lingua tedesca, concentrandosi prevalentemente sulle opere di Musil, Ibsen e Kafka.
Opere
Traduzioni
Franz Kafka, Il messaggio dell'imperatore, Torino, Frassinelli, 1935
Frank Thiess, Tempeste di primavera, Torino, Frassinelli, 1939
Hans Carossa, Diario di guerra, Milano, Sperling & Kupfer, 1941
Hans Carossa, L'annata dei cari inganni, Milano, Mondadori, 1944
Richard Llewellyn, Com'era verde la mia vallata, Milano, Mondadori, 1945
Stefan Zweig, Leggende; Il candelabro sepolto; Gli occhi dell'eterno fratello; Rachele contende con Dio; La leggenda della terza colomba, Milano, Sperling & Kupfer, 1937
Richard Livingstone, Compiti dell'educazione, Firenze, La Nuova Italia, 1950
Anna Seghers, I sette della miniera, Torino, Einaudi, 1950