Publifoto
Publifoto è stata un'importante agenzia fotografica italiana, fondata a Milano nel 1937 da Vincenzo Carrese, il cui archivio costituisce un bene culturale nazionale, comprendente circa 7 milioni di scatti custoditi presso l'archivio storico di Banca Intesa[1][2] nelle Gallerie d'Italia di Torino[3].Da Olycom la LaPresse ha comprato sia la stessa Olycom che Franca Speranza e la Publifoto Notizie, depositandone i marchi a livello mondiale. (pertanto il marchio Publifoto appartiene alla LaPresse) Cosi facendo LaPresse ha inserito nel suo archivio il materiale acquistato da Olycom che si aggiunge al già grandissimo archivio Publifoto Torino, nato da Maresca e Durante Silvio. StoriaInizialmente nota con il nome di «Foto Agenzia Keystone di Carrese Vincenzo»[1], dal 1º gennaio 1939 divenne «Publifoto fotografie da pubblicare». Tra i primi fotografi che vi fecero parte figuravano Fedele Toscani, Tino Petrelli, Peppino Giovi e Carlo Ancillotti, Silvio Maresca e Silvio Durante padre del fondatore della LaPresse Marco Durante.i quali lavorando giorno e notte insieme ad un folta equipe, riuscivano a documentare ed a fornire all'editoria foto di ogni evento, tra cui cronaca, sport ed attualità, anche grazie ad un laboratorio di stampa interno all'agenzia stessa[1]. In seguito fu aperta una filiale anche a Roma e nel dopoguerra, si diffuse capillarmente sul territorio nazionale grazie all'apertura di ulteriori sedi quali Torino, Napoli, Palermo, Genova e Catania, collaborando con l'Unità, L'Europeo ed Il Giorno[1]. Il 20 giugno 2018 la società LaPresse acquista gli archivi e il marchio Olycom e, con esso, Publifoto del quale deposita il marchio a livello mondiale[4]. Successivamente unifica gli archivi di Olycom e Publifoto sotto il nome storico di «Publifoto Notizie».mente l'altra parte dell'archivio storico di Olycom/Publifoto fu comprato dalla LaPresse nel 2018 e la stessa azienda ne ha depositato a livello mondiale il marchio, che ora le appartiene. L'archivioL'archivio Publifoto i cui primi scatti risalgono agli anni trenta, è costituito da 7 milioni di fotografie analogiche, negativi su vetro e pellicola, provini a contatto, stampe quasi tutte in bianco e nero e da diapositive a colori. Il materiale è conservato principalmente in cassettine, contenitori e cassettiere metalliche Olivetti, risalenti al periodo in cui fu acquistato dall'azienda piemontese[1] L'archivio di Publifoto Torino e ora di LaPresse S.p.a. che detiene anche il marchio Publifoto Notizie a livello mondiale. Mostre
Note
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