Preturo
Pretùro è una frazione dell'Aquila, situata alle pendici del monte La Torretta,[1] a circa 8 km di distanza dal centro storico del capoluogo . Si sviluppò nell'alto Medioevo in seguito alla decadenza dell'antica città sabina di Amiternum, i cui resti archeologici sono situati a poca distanza dall'abitato. Nel XIII secolo è stato uno dei castelli che hanno partecipato alla fondazione dell'Aquila. Centro agricolo di discreta importanza, fu sede di un marchesato storicamente retto dalla famiglia Quinzi.[2] Dopo l'unità d'Italia divenne comune autonomo per poi essere annesso all'Aquila nel 1927. Nel suo territorio è collocato l'aeroporto dei Parchi, il principale scalo aeroportuale della provincia dell'Aquila. Geografia fisicaTerritorioPreturo è situato all'estremità occidentale della conca aquilana, nella valle dell'Aterno, a margine dell'ingresso nell'alto Aterno e al confine con i territori di Pizzoli, Cagnano Amiterno e Scoppito. È composto da numerose sub-frazioni, dette Ville, sparse nell'area. L'abitato principale si sviluppa a circa 685 metri s.l.m. sul colle Castello,[3], alle pendici del monte La Torretta, a sua volta propaggine del gruppo montuoso di Monte Calvo; la posizione del paese è dominante sulla piana sottostante, che si sviluppa in direzione sud-est, delimitata dai fiumi Aterno, a nord, e Raio, a sud.[1] A monte di Preturo, in corrispondenza dell'antico castello di Forcella e delle attuali ville di Casaline, Menzano e Santi, è il valico che collega la conca aquilana all'altopiano di Cascina.[4] Situato in posizione baricentrica tra le frazioni aquilane di San Vittorino e Sassa, dista circa 8 km di distanza dal capoluogo comunale. StoriaLe origini di Preturo sono connesse a quelle della città sabina di Amiternum, il cui nucleo originario sorse intorno al X secolo a.C. sul vicino colle di San Vittorino, in corrispondenza dell'attuale frazione di San Vittorino.[5] I resti archeologici dell'antica civiltà, tra cui l'anfiteatro e il teatro romano, sono situati a poca distanza dal paese.[3] Nell'alto Medioevo Amiternum, divenuta Amiterno, cominciò progressivamente la sua decadenza; in questo periodo, la popolazione tornò a trasferirsi sulle colline circostanti, su una delle quali si sviluppò, intorno al V secolo, l'attuale abitato. La prima documentazione di Preturo risale al X secolo quando nell'area è testimoniata la presenza di Praetorium, toponimo riconducibile al latino «praetorium», inteso come «dimora del pretore».[6] Nel XII secolo è documentata l'esistenza di un castrum con il medesimo nome.[6] Nel XIII secolo partecipò, in forma autonoma rispetto al vicino castello di Forcella, alla fondazione dell'Aquila ricevendo un locale nel quarto di San Pietro,[3] dove oggi sono situati la chiesa dell'Annunziata e il palazzo Quinzi. Il paese, tuttavia, mantenne una propria autonomia e fu sede di un importante marchesato, storicamente legato alla famiglia Quinzi;[2] nel XIV secolo, il casato costruì la sua dimora nobiliare in corrispondenza della villa di Cese. Nel 1806, con la nuova suddivisione amministrativa voluta da Giuseppe Bonaparte, entrò a far parte del Distretto di Aquila venendo ricompreso all'interno del circondario di Sassa. In seguito all'unità d'Italia, nel 1860, divenne comune autonomo e ricevette un notevole impulso dalla posizione baricentrica tra la S.S. 17 e la S.S. 80, nonché tra le direttrici ferroviarie della Terni-Sulmona, a sud, e della L'Aquila-Capitignano, a nord. Il paese ha dato i natali ad Anfrosina Berardi (1920-1933), una donna sofferente di una grave malattia che la portò in pochi anni alla morte: attualmente riposa nella chiesa parrocchiale di San Marco e nel 1962 è stata dichiarata Serva di Dio dalla Chiesa cattolica.[7] Preturo rimase comune autonomo fino al 1927, quando fu annesso all'allora comune di Aquila degli Abruzzi per la creazione della cosiddetta Grande Aquila.[3] Nel 1968, per la decisione di dotare L'Aquila di una struttura aeroportuale, si decise la costruzione dell'aeroporto dei Parchi, situato a valle dell'abitato di Preturo. In seguito al terremoto dell'Aquila del 2009, l'area è diventata un punto chiave per l'attività del Dipartimento della Protezione Civile: l'aeroporto è stato ingrandito e ammodernato mentre nella villa di Cese sono state costruite 20 palazzine destinate ad ospitare gli sfollati.[8][9] SimboliLa descrizione dell'originario stemma comunale ― oggi utilizzato dall'A.S.B.U.C. locale ― è la seguente:[10] «Sfondo giallo paglierino con base marmorea e fascia con quatto righe oblique che dividono simmetricamente il quadrante.» Monumenti e luoghi d'interesseArchitetture religiose
Architetture civili
Siti archeologici
Geografia antropicaLa frammentazione degli insediamenti urbani è ritenuta essere un'eredità del periodo longobardo quando, con la decadenza di Amiternum, si verificò la dispersione degli abitanti sui colli circostanti.[5] Il territorio presenta una decina di sub-frazioni che, fino al 1927, costituivano il comune autonomo di Preturo, tutte collocate lungo i contrafforti del gruppo montuoso di Monte Calvo che si sviluppa nei limitrofi territori di Scoppito e Cagnano Amiterno. L'abitato principale ― come anche la villa di Cese, a sud, e quella di Colle di Preturo, a nord ― è localizzato sul fianco del colle Castello, alle pendici del monte La Torretta.[3] A monte di Colle di Preturo vi è poi l'abitato di San Marco con, a nord, quello di Pozza. Le restanti frazioni di Casaline, Menzano e Santi ricadono nella località nota con il nome di Forcella perché in corrispondenza del valico («furca») con l'altopiano di Cascina.
Infrastrutture e trasportiStradePreturo, e buona parte delle sue sub-frazioni, si sviluppa lungo la cosiddetta via Amiternina, diramazione della strada statale 80, l'arteria, che ricalca il tratto iniziale dell'antica via Caecilia, unisce la stessa S.S. 80 — che collega L'Aquila con il teramano — con la strada statale 17 per Rieti. Il territorio è inoltre posto a poca distanza dall'innesto della strada statale 260 Picente che, attraversando l'alto Aterno, consente il collegamento con Amatrice e il Piceno. FerrovieLa stazione di Sassa-Tornimparte, posta sulla ferrovia Terni-Sulmona, dista circa 2 km di distanza da Preturo. AeroportoNel territorio di Preturo è situato l'aeroporto dei Parchi che, tuttavia, non è aperto al traffico civile. Note
Bibliografia
Voci correlateAltri progetti
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