Dettaglio da Artemisia di Rembrandt (1634)
Una pozione (dal latino potio, potionis , medicina o bevanda ) è un rimedio terapeutico sotto forma di liquido , o talvolta un veleno . Nell'immaginario collettivo è spesso situata all'interno di un matraccio o di un altro contenitore di forma simile.
Sinonimo di pozione è anche filtro ,[ 1] così chiamato dal latino filtrum , che indicava un panno od un foglio attraverso cui veniva fatto passare, o appunto «filtrato», un determinato liquido al fine di affinarlo e purificarlo.[ 2] In alchimia poteva essere utilizzato ad esempio per filtrare le tinture o le acque.[ 3]
Una seconda etimologia derivante dal greco philèo («amare») potrebbe alludere alla sua capacità di fare innamorare una persona, quale afrodisiaco .[ 2]
Mitologia
Nella mitologia si annoverano numerose pozioni magiche, come il cosiddetto elisir di lunga vita , capace di donare l'immortalità a chiunque lo avesse bevuto, e legato ai miti di Enoch , Thot ed Ermete Trismegisto .
Nella mitologia greco-romana funzione magica hanno le acque del Lete , fiume dell'oblio che ritroviamo nella Divina Commedia dantesca, nel Giardino dell'Eden , il Paradiso terrestre, accanto al fiume Eunoè , il fiume della "memoria del bene" (Purgatorio - Canto ventottesimo ).
Nell'Odissea di Omero , invece, si racconta delle pozioni della maga Circe , con le quali tramutò gli uomini di Ulisse in maiali ed altri animali. Sua nipote Medea preparò alcune pozioni per proteggere il suo sposo Giasone , capo della spedizione degli Argonauti alla conquista del vello d'oro.
Appartiene invece alla mitologia dei popoli della Scandinavia l'idromele magico, bevanda prediletta dal dio germanico Odino . Realizzata con miele e sangue, donava grande sapienza a chi la beveva. In ogni epoca poi ci furono filtri d'amore; il più noto è quello che lega, nei poemi cavallereschi , Tristano e Isotta , uniti in una passione proibita.
Nella cultura di massa
Riproduzione di un antro o fucina con boccette ripiene di pozioni e profumi , al Museo delle Miniature e del Cinema di Lione .
Generalmente le pozioni sono abbinate a personaggi negativi e al mondo della magia , in particolare alla realizzazione di incantesimi e sortilegi tramite apposite formule o rituali . Ad esempio nella serie di libri Harry Potter , Severus Piton è il professore di "Pozioni", mentre nel romanzo Lo strano caso del Dr. Jekyll e di Mr. Hyde , il protagonista, Henry Jekyll , si trasforma in Mr. Hyde mediante una pozione.
In molti videogiochi , invece, le pozioni possono essere usate dal protagonista (che rappresenta il bene ) per guarirsi dopo aver subito una ferita. Alcune delle serie di videogiochi in cui sono presenti le pozioni sono Final Fantasy e Diablo . Le pozioni sono inoltre molto frequenti anche in tutti i titoli della serie Pokémon .
Letteratura
Il filtro d'amore , di Evelyn De Morgan (1903).
Nella letteratura il motivo della pozione magica è ripreso in diverse opere. Per citarne alcune: la mesopotamica Epopea di Gilgameš (la "pianta della giovinezza"); la tragedia Medea di Euripide ; il romanzo Le metamorfosi o L'asino d'oro di Apuleio (la pozione magica di rose); la novella Jullanar del Mare nella raccolta Le mille e una notte (con la strega-regina Lab). Nell'Eneide di Virgilio (VI, 420) la Sibilla Cumana getta al mostro infernale Cerbero una focaccia soporifera per addormentarlo e rendere così libero il passaggio a sé e a Enea .
Funzione magica hanno la «fontana dell'odio» e la «fontana dell'amore» nell'Orlando Innamorato di Matteo Maria Boiardo e nell'Orlando furioso di Ludovico Ariosto , due poemi cavallereschi . Nella tragedia Romeo e Giulietta di William Shakespeare è frate Lorenzo a preparare, per Giulietta, una pozione magica con funzioni narcotiche . La mandragola è invece alla base di una pozione magica nella commedia intitolata appunto Mandragola di Niccolò Machiavelli . Frequente è poi la presenza della pozione magica nella fiaba , come in Biancaneve (la mela avvelenata per metà). Nella storia a fumetti di Asterix il gallico , il druido Panoramix prepara una pozione magica, a effetto temporaneo, per rendere più forti e invincibili gli abitanti di un paesino celtico , per resistere così all'invasione romana .
Note
^ filtro , in Treccani.it – Enciclopedie on line , Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 15 aprile 2023 .
^ a b Francesco Bonomi, Filtro , in Vocabolario etimologico della lingua italiana , 2004-2008. URL consultato il 15 aprile 2023 .
^ Marcello Fumagalli, Dizionario di alchimia e di chimica farmaceutica antiquaria: dalla ricerca dell'oro filosofale all'arte spagirica di Paracelso , Roma, Edizioni Mediterranee , 2000, p. 90. URL consultato il 15 aprile 2023 .
Bibliografia
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