Podoces pleskei
La ghiandaia terragnola dell'Iran o podoce di Pleske (Podoces pleskei Zarudny, 1896) è un uccello passeriforme della famiglia dei Corvidi[2]. EtimologiaIl nome scientifico della specie, pleskei, rappresenta un omaggio allo zoologo russo Fedor Pleske. DescrizioneDimensioniMisura 24 cm di lunghezza, per 85-90 g di peso[3]. AspettoSi tratta di uccelli dall'aspetto massiccio, muniti di grossa testa arrotondata con becco robusto e appuntito, lungo e lievemente ricurvo verso il basso, ali arrotondate, coda di media lunghezza e dall'estremità squadrata e zampe forti e allungate. Il piumaggio si presenta di color bruno-arancio su gran parte del corpo, schiarendosi nel grigio-biancastro su sopracciglio, faccia, mento e sottocoda: sulla gola è presente una macchia romboidale nera, e nera è anche una sottile area fra i lati del becco e l'occhio. Le ali e la coda sono anch'esse di colore nero, con la punta di copritrici e remiganti orlata di bianco, a formare due evidenti specchi alari. Il becco è di colore nerastro, mentre le zampe sono di colore grigio-bluastro e gli occhi sono di colore bruno scuro. BiologiaLa ghiandaia terragnola dell'Iran è un uccello dalle abitudini di vita essenzialmente diurne, che vive in coppie o in gruppetti familiari (formati da una coppia riproduttrice coi giovani di covate precedenti), passando la maggior parte del tempo alla ricerca di cibo al suolo e ritirandosi verso sera al sicuro sotto un cespuglio o fra i rami bassi di un albero, al riparo dai predatori e dalle intemperie. I richiami di questi uccelli sono fischianti e prolungati, piuttosto acuti e udibili anche a distanza. AlimentazioneQuesto animale presenta dieta onnivora, dominata quantitativamente dai coleotteri (soprattutto curculionidi[3]) e dalle loro larve, ma comprendente anche una grande varietà di insetti ed altri piccoli invertebrati, semi, granaglie, bacche e all'occorrenza anche piccoli vertebrati. RiproduzioneSi tratta di uccelli monogami, le cui coppie perdurano nel tempo, rimanendo assieme anche al di fuori della stagione degli amori, e si riproducono una volta all'anno, fra marzo e maggio[3]. Il nido, a forma di coppa, viene costruito da ambedue i partner nei pressi del suolo, su un cespuglio: la sua parte esterna è costituita da rametti spinosi, mentre internamente esso è foderato di fili d'erba e pelame. La cova è a carico della femmina, col maschio che si occupa di procurare il cibo alla compagna intenta nell'incubazione e di tenere costantemente d'occhio i dintorni: l'allevamento della prole viene invece condiviso da ambedue i genitori. Distribuzione e habitatCome intuibile dal nome comune, la ghiandaia terragnola dell'Iran è endemica dell'Iran, del quale occupa la porzione orientale dal centro del Semnan all'Hormozgan centro-settentrionale e al Belucistan occidentale: alcuni avvistamenti in Afghanistan occidentale e Pakistan sud-occidentale farebbero pensare che questi uccelli vivano anche in queste zone[3]. L'habitat di questi uccelli è rappresentato dalle aree desertiche sabbiose con presenza isolata di cespugli di zigofillacee e artemisia. Note
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