Nacque da Giovanni e Costanza Anguilla, all'interno di una famiglia di fabbricanti di gemme a Roma, percorso intrapreso anche dai fratelli Tommaso e Carlo. Ricevette un doppio alunnato, presso i Trevisani e poi sotto Benedetto Luti e dipinse principalmente temi storici e devozionali.
Ebbe fama piuttosto precoce: entro il 1724 aveva decorato degli ambienti, purtroppo perduti, per i cardinali Alberoni e Acquaviva d'Aragona. Fu attivo già da giovane anche in Toscana, dove dipinse un San Camillo in Santa Maria Maddalena dei Pazzi a Firenze, in cui aspirava a imitare l'arte di Domenico Zampieri. Altre sue opere si trovano a Siena, in palazzo Chigi Zondadari, e a Pistoia, nella chiesa della Maddalena, dove lavorò sicuramente prima del 1724, anno entro cui aveva già spedito due pale, perdute, a Gerona, ed un'Annunciazione per la regina spagnola Elisabetta Farnese. Entro la stessa data aveva realizzato dipinti per Lima, una chiesa domenicana aquilana e la Francia.
^ Renato Pisani, Giuseppe Valeri, La basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri. Guida storico-artistica, Roma, Il Cigno GG, 2008, p. 41, ISBN978-88-7831-203-6.