Piero Cucchi
Piero Cucchi (Boffalora sopra Ticino, 27 giugno 1939) è un ex calciatore e allenatore di calcio italiano. BiografiaPiero Cucchi è padre di Enrico Cucchi, centrocampista di Empoli, Fiorentina e Inter in Serie A, morto di tumore a 30 anni nel 1996[3]. CarrieraGiocatoreCresciuto nelle giovanili del Torino[4], viene ceduto in Serie C al Piacenza nell'estate del 1958[5]. Nella prima stagione è poco impiegato (7 presenze), mentre nella seconda guadagna il posto da titolare mettendo a segno 7 reti in 32 partite[6]. Nel 1960 passa al Savona, sempre in Serie C, con cui conquista un terzo posto nella stagione 1962-1963, mettendo a segno 9 reti e attirando l'attenzione del Varese[4], appena promosso in Serie B. Con la formazione lombarda esordisce nel campionato cadetto conquistando un'inaspettata promozione in Serie A, e Cucchi viene riconfermato per il campionato 1964-1965. Esordisce in Serie A il 20 settembre 1964 nella vittoria interna per 2-0 sul Torino, e contribuisce alla salvezza del Varese con 26 presenze e un gol, messo a segno contro la Roma. Nella stagione successiva lo spazio per Cucchi si riduce (9 presenze) e la squadra retrocede in Serie B, dove torna titolare nella stagione 1966-1967 conquistando la sua seconda promozione. Questa volta Cucchi non segue il Varese nella massima serie, accasandosi alla Lazio appena retrocessa[4]. In biancoceleste gioca da titolare per due stagioni, conquistando la sua terza promozione nella massima serie al termine del campionato 1968-1969. Con i laziali disputa 7 partite con un gol (gli ultimi in Serie A) all'inizio della stagione 1969-1970, e a novembre torna in Serie B vestendo la maglia della Ternana[4]. Rimane in Umbria per tre stagioni, contribuendo con 8 reti in 30 partite alla prima promozione dei rossoverdi nella massima divisione, la quarta personale[4][7]. Chiude la carriera militando ancora per una stagione in Serie B, nell'Arezzo[8], e per una stagione di nuovo al Savona, in Serie C. AllenatoreAppese le scarpe al chiodo, rimane al Savona come allenatore nella 1974-1975, in Serie D, in coppia con Felice Pelizzari[3]. Dal 1975 al 1978 siede sulla panchina del Derthona[9], sempre in Serie D, conquistando la promozione in Serie C2 nel campionato 1977-1978. Segue una stagione alla Sangiovannese[10] e un biennio all'Arezzo, in Serie C1, con un quinto posto e un esonero a favore di Antonio Valentín Angelillo[11]. Torna al Savona[3] per due stagioni, prima di scendere al Sud, dove costruisce la maggior parte della sua carriera di allenatore. Allena il Potenza e la Turris, prima di passare al Giarre, in Serie C2. Con i siciliani, grazie al secondo posto conseguito nel campionato di Serie C2 1987-1988, conquista la promozione in Serie C1[4]. Nella stagione 1990-1991 si ripete vincendo il campionato di Serie C2 sulla panchina dell'Ischia Isolaverde; nella stagione successiva ottiene il miglior piazzamento della squadra ischitana in Serie C1 (5º posto). Ha inoltre vinto il campionato di Serie C2 nel 1992-1993 con la Juve Stabia, e dopo due ritorni a Ischia[12] e Potenza (quest'ultimo interrotto dalla morte del figlio Enrico[13]), porta il Catania in Serie C1 al termine della stagione 1998-1999 [14]. Nelle sue ultime stagioni è alla guida di Nocerina[15] e Savoia[16]: in entrambi i casi viene esonerato. StatistichePresenze e reti nei club
PalmarèsGiocatoreCompetizioni nazionaliAllenatoreCompetizioni nazionaliNote
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