Il nome generico (Phyteuma), utilizzato per la prima volta da Dioscoride (Anazarbe, 40 circa – 90 circa) medico, botanico e farmacista greco antico che esercitò a Roma ai tempi dell'imperatore Nerone, deriva dalla parola greca"phyto" (= pianta) e significa: "ciò che è piantato"[3], mentre L'epiteto specifico (spicatum) è stato dato in riferimento alla forma dell'infiorescenza (forma a spiga).[4]
(La seguente descrizione è relativa alla specie Phyteuma spicatums.l.; per i dettagli delle sottospecie vedere più avanti.)
Queste piante arrivano al massimo ad una altezza di 2 - 8 dm. La forma biologica è emicriptofita scaposa (H scap), ossia in generale sono piante erbacee, a ciclo biologico perenne, con gemme svernanti al livello del suolo e protette dalla lettiera o dalla neve e sono dotate di un asse fiorale eretto e spesso privo di foglie. Gli scapi sono semplici e indivisi. Queste piante inoltre contengono lattice.[7][8][9][10]
Parte ipogea: la parte sotterranea è un rizoma fusiforme, carnoso e eretto.
Parte epigea: la parte aerea del fusto è eretta con superficie glabra e sezione angolosa.
Foglie
Le foglie sono sia basali che cauline. Il picciolo delle foglie basali è lungo 5 – 15 cm; la lamina ha un contorno triangolare-sagittato con apice acuminato e base cuoriforme con lobi ristretti e a volte sovrapposti; i margini sono crenulati o dentati. Le foglie basali sono almeno 1,5 volte più lunghe che larghe. La lamina delle foglie cauline ha un contorno triangolare, sono progressivamente subsessili e più ristrette alla base. Le foglie spesso sono screziate di scuro.
Infiorescenza
Le infiorescenze sono composte da diversi fiori disposti a forma di spiga cilindrica. La spiga è sottesa da alcune brevi brattee (generalmente una). Dimensione dell'infiorescenza: 30 – 60 mm.
Formula fiorale: per questa pianta viene indicata la seguente formula fiorale:
K (5), C (5), A (5), G (2-5), infero, capsula
Calice: il calice è un tubo campanulato, saldato all'ovario; i sepali sono 5 uniti a portamento patente.
Corolla: la corolla con 5 lobi uniti all'apice, è colorata di bianco o giallastro o azzurro (vedi paragrafo "Sottospecie"). Il portamento della corolla è un poco arcuato.
Androceo: gli stami sono 5 con antere libere (ossia saldate solamente alla base) e filamenti sottili ma membranosi (barbati di bianco) alla base. La deiscenza delle antere è longitudinale. Il polline è 4-porato e spinuloso (esina irta di punti). Gli stami sporgono dalle aperture della corolla.
Gineceo: lo stilo è unico con 2 stigmi. L'ovario è infero, 2-3-loculare con placentazione assile (centrale), formato da 3 carpelli (ovario sincarpico). Lo stilo, sporgente dalla corolla, possiede dei peli per raccogliere il polline. Le superfici stigmatiche sono posizionate sulla faccia superiore degli stigmi.
Fioritura: da (maggio) giugno ad luglio.
Frutti
I frutti sono delle capsule poricide 3-loculari; la deiscenza avviene tramite 2 - 3 pori situati nella parte laterale. I semi sono molto numerosi, minuti e lisci.
Riproduzione
Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama con api e farfalle anche notturne). In queste piante è presente un particolare meccanismo a "pistone": le antere formano un tubo nel quale viene rilasciato il polline raccolto successivamente dai peli dallo stilo che nel frattempo si accresce e porta il polline verso l'esterno.[9]
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
Dispersione: i semi cadendo a terra (dopo essere stati trasportati per alcuni metri dal vento, essendo molto minuti e leggeri – disseminazione anemocora) sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria).
Tassonomia
La famiglia di appartenenza del Phyteuma spicatum (Campanulaceae) è relativamente numerosa con 89 generi per oltre 2000 specie (sul territorio italiano si contano una dozzina di generi per un totale di circa 100 specie); comprende erbacee ma anche arbusti, distribuiti in tutto il mondo, ma soprattutto nelle zone temperate. Il genere di questa voce appartiene alla sottofamigliaCampanuloideae (una delle cinque sottofamiglie nella quale è stata suddivisa la famiglia Campanulaceae) e comprende una trentina di specie 16 delle quali sono presenti sul territorio italiano.
Il Sistema Cronquist assegna il generePhyteuma alla famiglia delle Campanulaceae e all'ordine delle Campanulales mentre la moderna classificazione APG la colloca nell'ordine delle Asterales (stessa famiglia). Sempre in base alla classificazione APG sono cambiati anche i livelli superiori (vedi tabella all'inizio a destra).
Il numero cromosomico di P. spicatum è: 2n = 22.[11]
Habitat: l'habitat tipico per questa pianta sono i boschi (soprattutto faggete); ma anche i prati e pascoli mesofili, i megaforbieti, i popolamenti a felci. Il substrato preferito è calcareo ma anche calcareo/siliceo con pH neutro, medi valori nutrizionali del terreno che deve essere mediamente umido.[12]
Distribuzione altitudinale: sui rilievi queste piante si possono trovare da 800 fino a 1600 ms.l.m. (raramente scendono fino a 250 e sopra i 2400 ms.l.m.); frequentano il piano vegetazionale collinare, quello montano e in parte quello subalpino.
Fitosociologia: dal punto di vista fitosociologicoPhyteuma spicatum appartiene alla seguente comunità vegetale:[12]
Formazione: delle comunità forestali
Classe: Carpino-Fagetea sylvaticae
Sottospecie coeruleum
Nome scientifico: Phyteuma spicatum L., 1753 subsp. coeruleum R. Schulz, 1904
Descrizione: la corolla è azzurra (spesso solamente all'apice della corolla e sugli stigmi).
Habitat: l'habitat tipico per questa pianta sono i boschi (soprattutto faggete); ma anche i prati e pascoli mesofili, i megaforbieti, i popolamenti a felci. Il substrato preferito è calcareo ma anche calcareo/siliceo con pH neutro, medi valori nutrizionali del terreno che deve essere mediamente umido.[12]
Distribuzione altitudinale: sui rilievi queste piante si possono trovare da 800 fino a 1600 ms.l.m. (raramente scendono fino a 250 e sopra i 2400 ms.l.m.); frequentano il piano vegetazionale collinare, quello montano e in parte quello subalpino.
Fitosociologia: dal punto di vista fitosociologicoPhyteuma spicatum appartiene alla seguente comunità vegetale:[12]
Formazione: delle comunità forestali
Classe: Carpino-Fagetea sylvaticae
Sinonimi
Questa entità ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco seguente indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:[14]
Phyteuma spicatum var. coeruleum Gren. & Godr. [Illegitimate]
Phyteuma spicatum var. coeruleum Gremli [Illegitimate]
Phyteuma spicatum subsp. coeruleum Rich.Schulz
Phyteuma spicatum f. cordatum Rich.Schulz
Phyteuma spicatum f. crenatoserratum Rich.Schulz
Phyteuma spicatum f. crenatum Rich.Schulz
Phyteuma spicatum f. divaricatum Rich.Schulz
Phyteuma spicatum f. ebracteatum Rich.Schulz
Phyteuma spicatum f. fissum Rich.Schulz
Phyteuma spicatum var. glabrum Rich.Schulz
Phyteuma spicatum f. grossidentatum Rich.Schulz
Phyteuma spicatum var. halleri Steud.
Phyteuma spicatum f. incisum Rich.Schulz
Phyteuma spicatum f. involucratum Rich.Schulz
Phyteuma spicatum subsp. jurassicum Rich.Schulz
Phyteuma spicatum var. jurassicum (Rich.Schulz) Hayek & Hegi
Phyteuma spicatum f. macrodon Rich.Schulz
Phyteuma spicatum f. microdon Rich.Schulz
Phyteuma spicatum subsp. occidentale Rich.Schulz
Phyteuma spicatum var. pilosum Rich.Schulz
Phyteuma spicatum var. pseudohalleri Font Quer ex O.Bolòs & Vigo
Phyteuma spicatum var. roseum Degen & P. Rossi
Phyteuma spicatum var. vulgare Rich.Schulz
Rapunculus albidus E.H.L.Krause
Rapunculus ovatus Bubani
Rapunculus spicatus (L.) Mill.
Specie simili
Le seguenti specie dello stesso genere, con distribuzione alpina, possono essere confuse con quella di questa voce (sono indicati alcuni caratteri utili a distinguere una specie dall'altra):
Phyteuma spicatum L. - Raponzolo spigato: la lamina delle foglie ha una forma ovato-cuoriforme con bordi appena dentati; la corolla è bianca, gialla o screziata di violetto; gli stigmi sono 2. Si trova su tutto l'arco alpino.
Phyteuma ovatum Honck. - Raponzolo ovato: la lamina delle foglie ha una forma ovato-cuoriforme con bordi profondamente seghettati; la corolla è violaceo-nerastra; gli stigmi sono 2. Si trova su tutto l'arco alpino.
Phyteuma persicifolium Hoppe - Raponzolo di Zahlbruckner: la lamina delle foglie ha una forma lanceolato-lineare con base tronca; le foglie basali formano una rosetta; la superficie delle foglie è glabra; gli stigmi sono 2/3. Si trova nelle Alpi Orientali.
Phyteuma betonicifolium Vill. - Raponzolo con foglie di betonica: la lamina delle foglie ha una forma lanceolato-lineare con base cuoriforme; le foglie basali formano una rosetta; la superficie delle foglie è pubescente; gli stigmi sono 2. Si trova su tutto l'arco alpino.
Phyteuma scorzonerifolium Vill. - Raponzolo a foglie di scorzonera: la lamina delle foglie ha una forma lanceolato-lineare; le foglie basali non formano una rosetta; la superficie delle foglie è glabra; l'infiorescenza è una spiga cilindrica; gli stigmi sono 2. Si trova nelle Alpi Occidentali.
Phyteuma michelii All. - Raponzolo di Micheli: la lamina delle foglie ha una forma lanceolato-lineare; le foglie basali non formano una rosetta; la superficie delle foglie è cigliata; l'infiorescenza è una spiga ovoide; gli stigmi sono 2. Si trova nelle Alpi Occidentali.
David Gledhill, The name of plants (PDF), Cambridge, Cambridge University Press, 2008. URL consultato il 9 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).