Alcune foto di posa di Paule AndralAltre foto di posa di Paule AndralAltre foto di posa di Paule Andral
Marthe Paule Roucole, in seguito nota con il nome d'arte di Paule Andral, nasce a Parigi il 14 settembre 1879.[1][2][3]
Figlia di Paul Ferrier, autore drammatico, e di Henriette Andral, nota attrice di teatro[1][2], all'età di 16 anni entra al Conservatorio di Parigi[2] e all'età di 20 inizia a studiare arte drammatica[1].
In seguito, viene dapprima ingaggiata dalla compagnia del Teatro del Ginnasio, diretta da Paul Porel e Albert Carré[2] e quindi dalla compagnia del Teatro dell'Odéon di Parigi, diretta da Paul Porel[1], diventando anche amica della moglie di quest'ultimo, Gabrielle Réjane[1]. Con la compagnia del Teatro Odéon, intraprende una lunga tournée negli Stati Uniti[1].
Tornata in Francia, nel 1910 fa il proprio debutto cinematografico nel cortometraggio, diretto da Georges DenolaPour les beaux yeux de la voisine.[1] Negli anni successivi recita in altri cortometraggi[1] e nel 1914 è tra i protagonisti del lungometraggio La belle limonadière di Albert Capellani del 1914[1][4].
In seguito, durante la prima guerra mondiale, si arruola come infermiera: questa attività le vale la medaglia della riconoscenza francese.[2]
Cinque anni dopo, si sposa con il collega Roger Karl.[2]
Nel 1937, abbandona il teatro e si ritira nella sua villa "Les Jasmins" a Villerville [2] Appare per l'ultima volta sul grande schermo nel 1949 nel film diretto da Julien DuvivierNel regno dei cieli (Au royaume des cieux).[1][6]
Muore a Nizza il 28 marzo 1956 all'età di 76 anni.[1][2][3]
^abc(FR) Paule Andral, su lesarchivesduspectacle.net, Les Archives du Spectacle. URL consultato il 28 agosto 2019.
^(FR) La belle limonadière, su filmographie.fondation-jeromeseydoux-pathe.com, Filmographie Fondation Jérôme Seydoux - Pathé. URL consultato il 29 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 21 agosto 2022).
^(EN) Tarakanova, su bfi.org.uk, BFI. URL consultato il 29 agosto 2019.
^(FR) Au royaume des cieux, su cinematheque.fr, Cinématheque.fr. URL consultato il 29 agosto 2019.