Paul BonatzPaul Bonatz (Solgne, 6 dicembre 1877 – Stoccarda, 20 dicembre 1956) è stato un architetto tedesco. BiografiaPaul Bonatz è uno dei casi particolari dell'architettura del XX secolo, di cui rappresentò il tentativo di una coniugazione complicata fra tradizione e stili moderni.[1] Studente alla Università tecnica di Monaco, si è perfezionato come assistente di Theodar Fischer all'Università di Stoccarda;[2] la sua formazione avvenne in un clima di rigido classicismo e di profondo tradizionalismo, tipici del Regno di Prussia alla fine del secolo. Questa influenza si notò nei primi progetti di Bonatz, tra i quali la stazione ferroviaria di Stoccarda (1911-1928), la stazione elettrica della Neckar, lo Zeppelin Hotel di Stoccarda, e la biblioteca universitaria di Tubinga dal 1910-1912,[1] lo Stadthalle di Hannover (1914), una serie di ponti per le autostrade tedesche (1935-1941),[3]dove si dimostrò attento ai problemi dei rapporti tra architettura, ambiente e paesaggio, in cui spiccarono per un particolare rigore architettonico alcuni manufatti, come il ponte metallico sospeso a funi a Colonia, il viadotto di Limburg ad arcate di mattoni a vista.[4] Sin dagli esordi chiarì il suo linguaggio, che si avvicinò al classicheggiante, basato sul monumentalismo, sulla qualità dei materiali, sul formalismo e sulla plasticità funzionale, come evidenziarono la biblioteca universitaria di Tubinga e la stazione di Stoccarda incentrate su un antimodernismo.[1] Ai tempi del regime nazista le opere di Bonatz ricevettero consensi per il gusto neoromanico,[5] per il suo distacco dalle correnti moderne, ma Bonatz seguì un percorso solitario e autonomo.[1] Nel 1937 realizzò il Kunstmuseum di Basilea (1931-1937), e del 1944 si trasferì ad Ankara per proseguire il suo cammino artistico, ritornando in Germania solo nel 1954,[1] dove contribuì alla ricostruzione del paese, come dell'Opera Haus di Düsseldorf (1956).[3] In Turchia, dal 1946, insegnò presso l'Università tecnica di Istanbul (Facoltà di Architettura) e contemporaneamente diresse il restauro della facoltà di architettura di Taşkışla. Fu membro della giuria in importanti gare di progetto come Çanakkale Casualty Monument, İstanbul Radio house, İstanbul Justice Palace.[2] Progettò molti edifici in Turchia, tra i quali gli edifici di Saraçoğlu, il palazzo dell'opera di Ankara (1947-1948), la casa di Falih Rıfkı Atay, il palazzo dell'aeroporto di Ankara, la Sirel House (Istanbul).[2] Per Bonatz si dimostrò corrispondente alla sua carriera la definizione di "classico moderno",[1]dato che aggiunse apporti dell'espressionismo e del razionalismo ad uno stile architettonico più tradizionale.[3] Opere
Note
Bibliografia
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