Patrick BakkerPatrick Bakker (Apeldoorn, 12 novembre 1910 – Amsterdam, 28 dicembre 1932) è stato un pittore olandese. Patrick Bakker è stato un pittore e disegnatore olandese della prima metà del XX secolo. Alla sua morte fu considerato un autentico "prodigio", come afferma il Dictionnaire Bénézit. Egli ha comunque lasciato un'eredità pittorica assai preziosa e abbondante, segnata dalla libertà espressiva dei suoi colori, da un disegno sicuro e da un impeto creativo notevole ma anche assai ben controllato. Tutto ciò malgrado l'estrema brevità della sua vita d'artista. Il critico A. M. Hammacher gli ha dedicato una pagina di elogi in un suo importante testo sulla pittura olandese[1] BiografiaPatrick Bakker nacque in una famiglia agiata, e quindi in un ambiente internazionale e colto. I genitori intrattenevano numerose relazioni a livello europeo nel mondo delle arti e pertanto incoraggiarono la sua vocazione artistica assai precoce. Durante l'adolescenza fece numerosi viaggi sia in Olanda che all'estero (Francia, Inghilterra, Germania, e in seguito Vienna e Venezia), ammirando le architetture, dipingendo, disegnando e visitando i musei. Nel 1928 lasciò la scuola per entrare nell'atelier di Geert Grauss ad Amsterdam e poi, dopo un lungo periodo di malattia, in quello di Martin Monnikendam. Durante l'autunno di quello stesso anno si ammalò nuovamente e partì per riposarsi nella sua casa di famiglia a Hilversum. Ma ebbe giusto il tempo di allestire ad Amsterdam la sua prima mostra personale, poi dovette ricoverarsi in ospedale, dal quale non uscì più. Morì infatti un mese dopo all'età di ventidue anni. La personalitàDotato di una personalità ricca e avvincente, piena di fantasia e di determinazione, nonché buon linguista, Patrick Bakker, nel corso dei suoi viaggi intrecciò numerose amicizie con persone di tutte le età e di tutti i livelli, con le quali manteneva una frequente corrispondenza. Avido di esperienze, aveva l'abitudine di alternare periodi di intenso lavoro solitario a una vita sociale festosa e variata. L'arteNonostante si sia sviluppata nell'arco di soli tre anni, l'opera pittorica di Patrick Bakker dimostra un'audace padronanza tecnica e compositiva, ed una notevole ampiezza di vedute. Doti che gli furono riconosciute anche da molti suoi contemporanei. Esse appalesano nondimeno una diversità stilistica assai pronunciata, a seconda del mezzo espressivo impiegato. Disegni Occorre considerare peraltro che sin dalla prima giovinezza Bakker praticò sempre, e abbondantemente, l'arte della caricatura e dell'illustrazione. Persino i suoi scritti e le sue poesie, che erano chiaramente ad uso privato, sono stati accuratamente raccolti da lui stesso e illustrati con piccoli disegni in tutta libertà, che spesso formicolano di personaggi e di figure che fanno intuire una immaginazione assai fertile e al tempo stesso angosciata, che si cela dietro il sarcasmo e la presa in giro. OpereMostrePatrick Bakker espose una sola volta nella vita, nel 1932 presso l'atelier Henri Cohen voor Binnenhuiskunst. Dopo la sua scomparsa vi furono altre sue mostre: alla galleria J. Goudstikker (1934), al Museo Boijmans Van Beuningen (1936), al Kunstzaal voor de Kunst di Utrecht (1938) e infine, nel dopoguerra, al Van Abbe Museum di Eindhoven (1958/1959). Escluso un ritratto entrato a far parte delle collezioni del Museo Boijmans Van Beuningen dopo la mostra del 1936, le sue opere fanno parte essenzialmente di collezioni private, in prevalenza appartenenti ai discendenti della famiglia Bakker. Da notare che soltanto le sue tele e i suoi disegni a inchiostro sono stati oggetto di esposizioni. Le sue poesie e i suoi numerosi disegni immaginari sono rimasti fino ad oggi sconosciuti al pubblico. Note
Bibliografia
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