Osservatorio astrofisico di Asiago
L'osservatorio astrofisico di Asiago è un osservatorio astronomico di proprietà dell'Università di Padova e gestito dal dipartimento di fisica e astronomia dell'Università patavina. All'atto dell'inaugurazione fu il più grande telescopio d'Europa.[1] LocalizzazioneL'osservatorio è ubicato sull'altopiano di Asiago in località Pennar, ad un'altitudine di circa 1050 m s.l.m. A 3,85 km in linea d'aria a sud-est dell'osservatorio si trova la stazione osservativa di Asiago Cima Ekar, di cui ospita i terminali di controllo. StoriaFondato nel 1942, dal 2001 lo strumento è utilizzato anche per finalità didattiche e di orientamento universitario, il suo utilizzo è inoltre indirizzato come banco di prova per tecnologie ottiche avanzate necessarie al funzionamento dei futuri telescopi ottici da 50–100 m di diametro. Nonostante i suoi anni, questo osservatorio resta un polo scientifico molto importante e molto utilizzato sia per la quantità/qualità dei dati prodotti sia per il suo ruolo didattico e divulgativo. CaratteristicheÈ costituito da due distinte cupole: la prima ospita il telescopio Galileo da 122 cm mentre la seconda ospitava un telescopio Schmidt da 67/92 cm (il telescopio venne traslato a cima Ekar nel 1991, sicché oggi la seconda cupola è vuota e viene utilizzata come sala didattica). Era presente anche uno Schmidt da 50/40, attivo dal 1958 al 1992. La struttura principale ospita anche il museo degli strumenti scientifici. Il telescopio Galileo è stato recentemente oggetto di una significativa ristrutturazione che ha riguardato l'intero sistema ottico che lo compone e che ne ha aumentato le prestazioni e l'utilizzabilità. I principali interventi hanno riguardato la levigatura e illuminazione dello specchio primario, il potenziamento del controllo remoto di telescopio e cupola e la sostituzione dello specchio secondario. Quest'ultimo intervento ha cambiato la configurazione Cassegrain del telescopio da f/16 con 19130 mm di lunghezza focale in Cassegrain f/10 con una focale ridotta a 12000 mm. Il Galileo è oggi usato esclusivamente come spettrografo non essendo dotato di camere adatte alle attività di imaging. Galleria d'immagini
Note
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