Nato a Brescia da genitori di origine friulana, Di Prata frequenta le scuole elementari nella città lombarda. Durante l'adolescenza si interesserà di letteratura, disegno e pittura. A diciotto anni si iscrive all'Accademia di belle arti di Venezia, dove emerge il suo talento per la pittura.
Verso la metà degli anni trenta la sua personalità di pittore giunge a piena maturazione; un gerarca fascista lo invita a partecipare ad un concorso pittorico a tema libero, svoltosi a Roma, dove il pittore vince un premio ed ottiene recensioni positive dai quotidiani nazionali.
Negli anni immediatamente precedenti alla seconda guerra mondiale espone a Brescia, Milano e Genova, ottenendo l'apprezzamento della critica. Durante la guerra, Di Prata combatte come Tenente dei Bersaglieri in Africa, portando con sé l'occorrente per dipingere; viene fatto prigioniero e recluso in India.
Finita la guerra, Di Prata torna a Brescia, dove riprende l'attività in un nuovo studio. In seguito viaggia in Francia e nei Paesi Bassi, dove dipinge vari paesaggi che ritraggono Parigi ed Amsterdam. A partire dagli anni cinquanta Di Prata arriva a sfiorare l'astrattismo, seguendo l'esempio di Nicolas De Staël, e si fa più evidente la sua profonda religiosità.
Verso la fine del secolo, la sua pittura torna a farsi gaia, riallacciandosi quasi al passato.
Mostre e Premi
Tra le altre mostre partecipa alla III° e VI° Quadriennale di Roma[1], nel 1934 vince il Premio del Garda[2], nel 1938 vince il premio Magnocavallo[3], nel 1949 vince il Premio nazionale di pittura San Remo[4], nel 1951 è tra i vincitori del premio Golfo di La spezia con l'opera Case a Porto Venere[5], nel 1957 viene premiato con l'Opera attese in Miniera al X° Suzzara[6].
Opere pubbliche
Brescia, IRCCS San Giovanni di Dio Fatebenefratelli Mosaico nella hall dell'istituto
Brescia, Chiesa Parrocchiale di Santo Stefano Protomartire
Brescia, Chiesa Parrocchiale dell'Immacolata (Pavoniana), affreschi
Brescia, Cappella nel cimitero di S. Eufemia. Mosaici.
Cignano di Offlaga (Brescia) Chiesa Parrocchiale, affreschi
Mariana Mantovana (Mantova) Abside della chiesa parrocchiale: affreschi.
Paspardo, pittura integrale della navata della parrocchiale di S. Gaudenzio.
Lumezzane (Brescia) via crucis in chiesa parrocchiale di San Sebastiano
Cerveno, Santuario della Via Crucis, facciata: Il sacrificio di Abramo sul Monte Moria, La Madonna appare ad Adamo ed Eva per adempiere la promessa di Redenzione;
Dipinti
"La pietà", olio su tela, 1971, Museo Internazionale d'Arte Sacra in Vaticano
"Il discorso all'areopago", olio su tela, 1977, Museo Internazionale d'Arte Sacra in Vaticano
"Fanciulle al camposanto", 1934. Olio su tela, Brescia, Civici Musei d'arte e storia.
^[in Nuovo Eco della Riviera, San Remo, anno XXXIV.]
^[in a cura di Marzia Ratti, Premio del Golfo 1949-1965, sedici anni di pittura e di critica in Italia. I. Le mostre di Lerici 1949-1952., ed. Silvana Editoriale, Milano 1999.]