One Step Up
One Step Up è il terzo singolo estratto da Tunnel of Love, l'ottavo album in studio del cantautore statunitense Bruce Springsteen. È stato pubblicato nel febbraio del 1988, arrivando alla posizione numero 13 della Billboard Hot 100 e al terzo posto della Hot Adult Contemporary Tracks.[1] Ha inoltre raggiunto la seconda posizione della Mainstream Rock Songs,[1] dando a Springsteen tre pezzi dallo stesso album nella top 3.[1] Il singolo è stato distribuito quasi esclusivamente in America.[2] StoriaA differenza di gran parte dell'album Tunnel of Love, One Step Up non è stata registrata nello studio casalingo di Springsteen (il Thrill Hill East), ma presso gli A&M Studios di Los Angeles, California.[3] Le registrazioni si sono svolte tra il maggio e l'agosto del 1987.[3] Springsteen suonò tutti gli strumenti, mentre la futura moglie Patti Scialfa eseguì i cori di sottofondo.[3] Nessun altro membro del gruppo spalla fisso del cantante, la E Street Band, prese parte alle registrazioni. Come molti altri brani dell'album, la canzone riflette la crisi matrimoniale vissuta da Springsteen e la sua moglie di allora Julianne Phillips prima del divorzio.[4] Il testo si rivela poetico, sobrio, emozionale ed eloquente.[4] La canzone inizia descrivendo l'immagine di una casa con un forno rotto e una macchina che non riesce a partire, servendo metafore che vengono usate per descrivere il difficile rapporto della coppia.[2][5] Vengono anche citati un uccello che non vuole più cantare e le campane di una chiesa che non suoneranno per una nuova sposa. Nonostante la coppia sia stata insieme per diverso tempo, non ha imparato dalle proprie esperienze e continua a combattere e a sbattere la porta.[5] Il testo fa riferimento alla relazione tra i due come a una "piccola guerra sporca".[2][5] Alla fine, il cantante si ritrova a guardare una ragazza in un bar, mentre gli viene in mente un sogno che aveva fatto la notte precedente in cui ballava con la moglie.[5] È in quel momento che si accorge di avere bisogno solo di quell'abbraccio che sul finire della storia si sovrappone al volto intenso di lui, che cerca conforto nei propri ricordi o nei propri sogni.[6] L'uomo diventa abbastanza consapevole per riconoscere la sua parte di responsabilità nelle difficoltà della coppia, come dimostrato in particolare dal verso: "When I look at myself I don't see / The man I wanted to be" ("Quando mi guardo nello specchio non vedo / l'uomo che volevo essere"). La musica dispone di un arrangiamento abbastanza nudo, a sottolineare l'introspettività della canzone.[4] Si tratta di una ballata tranquilla con una melodia ironicamente rassicurante.[5] I cori di sottofondo forniscono un'eco inquietante al cantato solista di Springsteen.[2] Ironia della sorte, dal momento che questa è una canzone che descrive un matrimonio che va in frantumi, i cori vengono eseguiti dalla donna che si sarebbe rivelata la futura moglie del cantante, Patti Scialfa.[2] Video musicaleCome alcuni altri videoclip estratti dall'album Tunnel of Love, tra cui Brilliant Disguise, Tunnel of Love e Tougher Than the Rest, il video di One Step Up è stato diretto da Meiert Avis.[7] Il clip alterna scene di Springsteen che canta la canzone con immagini che riflettono la narrativa del testo.[8] Durante il video, si vede il cantante che invecchia lentamente, in modo da accentuare il passaggio del tempo e dei sentimenti che non cambiano.[6] Esibizioni dal vivoProbabilmente per via della sua natura altamente introspettiva, la canzone è stata eseguita dal vivo in poche occasioni.[4] Presente con regolarità solo durante il Tunnel of Love Express Tour nel 1988, il brano è in seguito completamente sparito dalla scalette di Springsteen, prima di ricomparire brevemente per alcune esibizioni del Devil & Dust Tour nel 2005.[9] Il 6 maggio 2014, la canzone è stata suonata per la prima volta in 26 anni con la E Street Band durante una data dell'High Hopes Tour a Houston, Texas. CoverLa canzone è stata reinterpretata da Clive Gregson e Christine Collister,[2][10] Kenny Chesney, Bad Radio, Martyn Joseph, The Seldom Scene, Paul Cebar e Eddie Vedder, insieme ad altri. Tracce
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Note
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