Si tratta della ripresa diretta di Ольга (Ol'ga), la forma russa dell'antico nome norrenoHaelghe o Helgi (scandinavo moderno Helga), da heilagr o helager ("santo", "benedetto"), quindi il significato è "santa"[1][2][3][4][6], lo stesso del nome italiano Santo.
Questo fu il nome di Olga, la moglie di Igor, principe della Rus' di Kiev; entrambi i coniugi erano Variaghi, ossia vichinghi stanziatisi in Europa orientale. Olga, che dopo la morte del marito governò come reggente per suo figlio Svjatoslav per diciotto anni, si fece battezzare a Costantinopoli con il nome di Elena e cercò di convertire il suo popolo al cristianesimo; è venerata come santa dalla Chiesa cattolica così come da quelle ortodosse[1][3][4]. Anche la forma maschile russa venne portata da un Variago, il condottiero Oleg (in norreno Helgi), che fu in effetti il fondatore della Rus' di Kiev[5].
Dalla Russia, dove è frequentissimo, il nome si diffuse nelle case reali tedesche[1]. In Italia è giunto verso la metà dell'Ottocento, sia tramite la Germania, sia per via letteraria e teatrale, grazie ad opere di origine russa come Eugenio Onegin di Puškin, Oblomov di Gončarov e Le tre sorelle di Čechov[1][2][4]; negli anni 1970 era diffuso ovunque, anche se meno frequente al Sud, con circa 125 000 occorrenze (è documentato anche il maschile "Olgo", di cui comunque si contavano poco più di venti casi)[2].