Nota disciplinareLa nota disciplinare è un provvedimento del docente oppure del dirigente scolastico nei confronti dello studente finalizzato a sanzionare le violazioni del regolamento scolastico o di convivenza civile.[1][2] DefinizioneLa nota disciplinare, annotata per iscritto sul registro di classe, deve riportare:
Essa ha valore di sanzione nei confronti dell'infrazione al regolamento scolastico[3] e l'insegnante, oltre alla controfirma del genitore o del tutore, può richiedere un colloquio con lo stesso.[4] ConseguenzeUn'eccessiva quantità di note disciplinari a carico dello studente può tradursi in ulteriori provvedimenti, come la sospensione (allontanato dalla scuola per un certo numero di giorni che sarà deciso dal consiglio di classe)[5] o, in casi eccezionali, nella bocciatura (non ammissione all'anno scolastico successivo). Essa, tuttavia, è maggiormente influenzata dalla sospensione e dall'insufficiente voto in condotta[la nota o la bocciatura?]. La nota in condotta non è una sanzione disciplinare. Con sentenza del 26/11/2019 N. 02860/2019 REG.PROV.COLL il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia respingeva il ricorso. “La nota di condotta non è una sanzione disciplinare e, pertanto, essa non rientra nella previsione di cui all’art. 4, terzo comma, del D.P.R. n. 249/1998, secondo cui “nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni”. La nota di condotta, infatti, non assolve la funzione di irrogare una misura afflittiva all’alunno (come può, invece, accadere, ad esempio, nel caso di sospensione dalle attività didattiche), ma serve a registrare il comportamento non commendevole tenuto dalla studente al fine di tener conto del relativo episodio in sede di scrutinio. Note
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