Il portamento delle specie di questo gruppo di piante è erbaceo perenne o arbustivo. Nelle varie parti vegetative sono presenti dei glicosidifenolici spesso in composti iridoidi, alcaloidi e diterpenoidi; sono presenti inoltre cistoliti. Alcuni fusti hanno una sezione subquadrangolare a causa della presenza di fasci di collenchima posti nei quattro vertici; altrimenti sono più o meno cilindrici.[2][3][4][5][6]
Le foglie lungo il caule sono disposte in modo opposto. La lamina, sessile o picciolata, ha delle forme intere da lanceolate a ovate con margini sinuosi o leggermente seghettati.
Le infiorescenze sono terminali del tipo a dicasio con pochi fiori posizionati alle ascelle delle foglie superiori. Se i fiori sono molti si formano delle infiorescenze a racemo o tirso, a volte se sono ramificati le infiorescenze diventano delle pannocchie. Nelle infiorescenze sono presenti sia delle vistose brattee (fogliacee o petaloidi) colorate (con forme da lineari a oblanceolate) che 2 bratteole simili alle brattee o più piccole. In Clistax è presente una sola brattea con forme da spatolate a largamente lanceolate.
Formula fiorale. Per la famiglia di queste piante viene indicata la seguente formula fiorale:[4]
X, K (5), [C (2+3), A 2+2 o 2] G (2/supero), capsula
Il calice, gamosepalo, è profondamente da trilobato a pentalobato. I lobi (simili a lacinie) sono uguali o subuguali (calice attinomorfo). La forma dei lobi varia da lineare a triangolare.
La corolla, gamopetala, è tubolare o a forma di imbuto (a volte il tubo è molto lungo) e termina con due labbra (corolla zigomorfa del tipo bilabiato). Il labbro inferiore è formato da 3 lobi; il labbro superiore ha 2 profondi lobi. Internamente alla corolla è presente un solco. I colori, tra gli altri, sono bianco, viola, verdastro, crema e rosso.
L'androceo è formato da due stami, adnati alla corolla. Non sono presenti staminoidi. Le antere sono biloculari (con due teche) oppure con una teca (monoteca). Le inserzioni delle teche sono uguali o disuguali con disposizione da parallela a perpendicolare. La base delle teche è speronata e priva di appendici basali. Il polline, a forma prolata o subprolata, è tricolpoporato con 6 aperture ed esina perforata. In particolare in Justicia la vista polare è da oblunga a trigona e delle areole sono presenti adiacenti alle aperture.[7] È presente un disco nettarifero a forma anulare (tetralobato in Poikilacanthus).
I frutti sono delle capsule con un gambo basale sterile e una testa fertile più o meno clavata. Ogni capsula contiene 2 - 4 semi. Questi hanno delle forme da compresse a sferiche con apice da arrotondato a acuto e base da troncata a cordata. La deiscenza dei frutti è elastica (derivata dalla particolare placentazione dell'ovario). Il funicolo è persistente (il retinacolo è uncinato). L'endosperma è scarso o assente.
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
Dispersione: i semi cadendo (dopo aver eventualmente percorso alcuni metri a causa del vento - dispersione anemocora) a terra sono dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). Sono possibili anche dispersioni tramite animali (disseminazione zoocora).
Distribuzione e habitat
La distribuzione di questo gruppo è unicamente americana e relativa alle zone tropicali o temperato-calde di questo continente.
Tassonomia
La famiglia di appartenenza di questo gruppo (Acanthaceae) comprende, secondo i vari Autori, 256 generi con 2.770 specie[4] oppure 220 generi con 4.000 specie[9] o infine 221 generi con 3.510 specie[10]. È soprattutto una famiglia con specie a distribuzione tropicale o subtropicale molte delle quali sono usate come piante ornamentali. Dal punto di vista tassonomico la famiglia è suddivisa in 4 sottofamiglie (compreso il recente inserimento delle Avicennioideae); il gruppo di questa voce appartiene alla sottofamiglia Acanthoideae (tribù Justicieae) caratterizzata soprattutto dalla presenza di cistoliti nelle foglie.[11]
Questo gruppo è caratterizzato dalla tendenza ad una maggiore complessità della morfologia e dell'ornamentazione in confronto alle altre sezioni della tribù. Le teche sono di solito inserite ad altezze diverse su filamenti non perfettamente paralleli; le appendici basali delle stesse assumono varie forme e dimensioni. Caratteristico è inoltre il solco interno del labbro superiore della corolla. Durante l'antesi lo stilo si insinua in questa piega, e a volte si adatta così bene che è necessario un certo sforzo per spostarlo.[13]
Il cladogramma a lato tratto dallo studio citato[12] e semplificato (comprende solamente alcuni generi), mostra l'attuale conoscenza filogenetica del gruppo botanico di questa voce.
(2): successive ricerche[18] dimostrano che i generi Aphanosperma e Yeatesia dovrebbero essere descritti all'interno del gruppo Tetramerium lineage.
I generi Chaetochlamys Lindau, Chaetothylax Nees, Neohallia Hemsl. e Tabascina Baill. inclusi da alcuni Autori[17] nel presente gruppo, sono considerati sinonimi del genere Justicia in altre checklist.[14]