In zoologia è definito nettarivoro un animale che si nutre prevalentemente di nettare, sostanza ricca di zuccheri prodotta dalle piante[1].
La maggior parte delle specie nettarivore si trovano tra gli insetti o gli uccelli, ma ne esistono anche tra i mammiferi (diverse specie di pipistrelli) e tra i rettili (alcune specie di gechi del genere Phelsuma). Un'unica specie marsupiale, l'opossum del miele, si nutre esclusivamente di nettare e polline.[2][3][4][5].
Ci sono prove che alcuni ragni, sebbene normalmente ritenuti esclusivamente carnivori, consumano il nettare indirettamente mangiando insetti nettarivori e/o direttamente dai fiori. Si pensa che questo comportamento sia più comune tra i ragni che vivono tra il fogliame. Alcuni fanno del nettare la loro principale fonte di cibo, come il Bagheera kiplingi, un membro dei ragni saltatori, mentre altri come i ragni granchio, se ne nutrono più raramente e opportunisticamente. Nessuno dei gruppi di ragni osservati nutrirsi di nettare costruisce ragnatele[6][7][8][9].