Negozio giuridico unilateraleIl negozio giuridico unilaterale è un negozio giuridico costituito dalla dichiarazione di volontà, espressa o tacita, di una sola parte; insieme alle dichiarazioni di scienza, fanno parte degli atti unilaterali in diritto privato. CaratteriIl codice civile italiano non fa menzione della categoria, la quale comunque è generalmente accettata in dottrina e la cui disciplina si fa risalire alle norme sui contratti presenti nel titolo II del libro IV del codice civile. Il problema principale di diritto positivo italiano è, da un lato, stabilire quali atti siano negozi giuridici (ad es. controverso è se lo sia la procura), dall'altro, una volta stabilito che un atto è un negozio giuridico, comprendere con esattezza quali conseguenze abbia tale qualificazione. L'articolo 1324 del codice civile, infatti, estende a tutti gli atti unilaterali tra vivi, in quanto compatibile, la disciplina del contratto, e poiché alcuni atti unilaterali tra vivi sono di sicuro negoziali, ci si potrebbe chiedere se e in quale misura ereditino la disciplina di quell'istituto. L'articolo 1334 c.c. stabilisce che tali atti producono effetto dal momento che pervengono a conoscenza della persona alla quale sono destinati. Sulla base di questo articolo è possibile distinguere tra negozi recettizi (ossia indirizzati a terzi) e negozi non recettizi. Il negozio unilaterale necessita della forma scritta qualora sia collegato a una vicenda rientrante nella previsione dell'articolo 1350 c.c. e non quando produca immediatamente uno tra gli effetti previsti dal predetto articolo. Per esempio, la diffida ad adempiere deve essere sempre in forma scritta, mentre l'atto costitutivo di fondazione deve essere scritto e in forma di atto pubblico e il testamento, se scritto, ammette solo la scrittura olografica (interamente a mano). Gli atti unilaterali che non rispettano la forma prescritta, qualora sia prescritta, sono nulli: non producono effetti giuridici. Perfezionamento e revocaIl negozio unilaterale si perfeziona con la semplice emissione della dichiarazione; ne consegue che la ricezione da parte del terzo è essenziale esclusivamente sul piano degli effetti. È ammessa la revoca della dichiarazione recettizia a patto che pervenga al destinatario prima della dichiarazione stessa, mentre, a differenza di quanto accade per proposta e accettazione contrattuale, è del tutto irrilevante la morte o l'incapacità sopravvenuta per revocare o rendere nullo l'atto unilaterale. L'articolo 1335 disciplina la cosiddetta presunzione relativa di conoscenza in base alla quale la dichiarazione si reputa conosciuta quando giunge all'indirizzo del destinatario, salvo che quest'ultimo provi di essere stato, senza sua colpa, nell'impossibilità di averne notizia. Esempi di negozi giuridici unilaterali
La dichiarazione di scienza, pur essendo un atto unilaterale, non è un negozio giuridico unilaterale siccome non è una manifestazione di volontà, ma una dichiarazione di essere a conoscenza di un fatto o atto. Voci correlate |