La cerimonia di premiazione della 66ª edizione dei Nastri d'argento si è svolta il 25 giugno 2011 al Teatro antico di Taormina ed è stata condotta da Miriam Leone.[1]
Le candidature sono state rese note il 27 maggio 2011 presso Villa Medici, sede dell'Académie de France a Roma. Il maggior numero di candidature (sette) è stato ottenuto da Habemus Papam di Nanni Moretti,[1] che ha poi ricevuto anche il maggior numero di premi (sei), compreso quello per il regista del miglior film.[2]
Il Nastro dell'anno, assegnato al film che rappresenta nella sua eccezionalità il "caso" artistico e produttivo dell'annata, è andato a Noi credevamo di Mario Martone.[3]
Vincitori e candidati
I vincitori sono indicati in grassetto, a seguire gli altri candidati.
Regista del miglior film
- Nessuno mi può giudicare, regia di Massimiliano Bruno
- Benvenuti al Sud, regia di Luca Miniero
- Boris - Il film, regia di Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre e Luca Vendruscolo
- Che bella giornata, regia di Gennaro Nunziante
- Femmine contro maschi, regia di Fausto Brizzi
- Gianni e le donne, regia di Gianni Di Gregorio
- Immaturi, regia di Paolo Genovese
- La banda dei Babbi Natale, regia di Paolo Genovese
- La vita facile, regia di Lucio Pellegrini
- Maschi contro femmine, regia di Fausto Brizzi
- Qualunquemente, regia di Giulio Manfredonia
- Senza arte né parte, regia di Giovanni Albanese
Miglior regista esordiente
Migliore produttore
Migliore soggetto
Migliore sceneggiatura
Migliore attore protagonista
Migliore attrice protagonista
Migliore attore non protagonista
Migliore attrice non protagonista
Migliore fotografia
Migliore scenografia
Migliori costumi
Migliore montaggio
Migliore sonoro in presa diretta
Migliore colonna sonora
Migliore canzone originale
Migliore film europeo
Nastro dell'anno
(riconoscimento speciale assegnato al film che rappresenta nella sua eccezionalità il "caso" artistico e produttivo dell'annata)
- Noi credevamo, regia di Mario Martone («non solo come film caso in controtendenza nell'anno della commedia, ma per il valore e l'impegno che esprime, oltre il cinema, in un passaggio storico centrale nella vita della Repubblica Italiana, a 150 anni dall'Unità del Paese»)[3]
Nastro d'argento europeo
Nastro d'argento speciale della 65ª edizione
- Pupi Avati («per la sua Sconfinata giovinezza cinematografica e soprattutto per un film che affronta con delicatezza e straordinaria intensità un tema personale e sociale importante, cinematograficamente inedito»)[5]
Nastro d'argento speciale alla carriera
Nastro d'argento al miglior documentario
Targa per il miglior documentario sul cinema
Premio Guglielmo Biraghi
Note
- ^ a b Sette nomination per Habemus Papam: Nanni Moretti è il più votato, su cinegiornalisti.com, Cinemagazine online. URL consultato il 28-5-2011 (archiviato dall'url originale il 7 gennaio 2014).
- ^ Stravince Moretti con Habemus Papam con sei Nastri, su cinegiornalisti.com, Cinemagazine online. URL consultato il 25-6-2011 (archiviato dall'url originale il 30 dicembre 2014).
- ^ a b SNGCI: a Noi credevamo il Nastro d'Argento dell'anno 2011, su cinegiornalisti.com, Cinemagazine online. URL consultato il 28-5-2011 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ Nastro europeo 2011 per Michel Piccoli, protagonista di Habemus papam, su cinegiornalisti.com, Cinemagazine online. URL consultato il 25-6-2011 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
- ^ A Pupi Avati il Nastro d'Argento Speciale del 65.mo, su cinegiornalisti.com, Cinemagazine online. URL consultato il 28-5-2011 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2015).
Collegamenti esterni