Napoli spara!Napoli spara! è un film poliziottesco del 1977, diretto da Mario Caiano. Rappresenta lo spin-off della Trilogia del commissario Betti. Infatti, il protagonista è il commissario Belli (interpretato da Leonard Mann), il sostituto del commissario Betti. Compare anche Gennarino, bambino già presente in Napoli violenta, secondo capitolo della trilogia. TramaA Napoli il giovane commissario Antonio Belli, nonostante la buona volontà e l'appoggio di una squadra speciale non riesce ad arrestare il bandito Salvatore Santoro sicuro della protezione del padrino Don Alfredo Criscuolo, boss della camorra che gestisce tutti i mercati di droga della città. Neppure il tentativo di mettergli contro una banda rivale conduce a migliori risultati, e Santoro ed i suoi continuano a mettere a segno diversi colpi e a spargere il terrore in città. Finalmente catturato e messo in prigione, Santoro ne evade per intervento dell'anziano boss. Il commissario Belli viene sospettato dai suoi superiori di amicizia con il boss. L'unico modo per incastrare Santoro sarà tendergli una trappola. Alla fine il camorrista sarà ucciso in una sparatoria alla Stazione di Napoli Centrale. Colonna sonoraLa colonna sonora è composta da Francesco de Masi e include il tema Gangster Story di Guido e Maurizio De Angelis, già presente in La polizia incrimina, la legge assolve e Roma violenta. I brani della colonna sonora dell'edizione CD della Beat Records del 2007 sono:[1]
DistribuzioneDistribuito nei cinema italiani il 22 febbraio 1977, Napoli spara! ha incassato complessivamente 1.049.324.370 lire dell'epoca.[2] AccoglienzaCriticaIl film si può considerare come una sorta di sequel di Napoli violenta, pellicola di Umberto Lenzi realizzata l'anno prima. Infatti il commissario Belli, interpretato da Leonard Mann è il sostituto del commissario Betti, interpretato da Maurizio Merli nel film di Lenzi. Caiano decide pure di reinserire nella vicenda la figura di Gennarino, il bambino interpretato da Massimo Deda, già presente in Napoli violenta, che in questo film, già orfano del padre, si guadagna da vivere facendo il ladruncolo, e che finirà per essere ucciso involontariamente da Santoro durante un conflitto a fuoco. A proposito del film Massimo Pepoli ha scritto su Il Messaggero: «Il filmetto, nonostante la banalità della trama, non mancherà però di soddisfare gli appassionati del genere, zeppo com'è di azione, di sangue e di sparatorie. Inoltre, qualche sporadica punta patetica e un montaggio velocissimo e ben congegnato, meritevole senz'altro di miglior causa, contribuiscono a distaccarlo un po' dalla squallida produzione corrente». Note
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