Tra le piante del genere Musa sono incluse banani e platani.
Etimologia
Alcune fonti affermano che il genere Musa, deve il suo nome ad Antonio Musa, medico dell'imperatoreAugusto.[2] Altri dicono che Linneo, che istituì il genere nel 1750, semplicemente adattò la parola araba per banana, mauz (موز).[3]
Descrizione
Sebbene alcune specie raggiungano dimensioni comparabili a quelle di un albero, tutte le piante del genere Musa sono in effetti delle "erbe giganti". Quello che appare come il loro fusto non è altro che l'insieme dei piccioli delle loro foglie che emergono dal loro rizoma.
Sono piante alte di solito almeno 50 centimetri, ma anche fino a 3–10 metri. Le foglie sono grandi, semplici, divise in lamina e picciolo. La lamina è oblunga o oblugo-ellittica, e raggiunge una lunghezza di 2–3 metri e una larghezza di 30–60 centimetri. Il fusto resta corto fino alla fioritura.[4].
L'infiorescenza è terminale, nella maggior parte dei casi è pendula, ma a volte è verticale. È spesso circondata da numerose brattee verdi, marroni o rosso-porpora (raramente gialle) che di solito cadono col procedere della fioritura. I fiori sono portati disposti su una o due file, e sono zigomorfi. Alla base dell'infiorescenza ci sono i fiori femminili, con stami abortiti, mentre verso la fine dell'infiorescenza ci sono i fiori maschili con cinque stami (e il gineceo abortito). Le bacche sono allungate, carnose, curve e leggermente angolate in sezione, con numerosi semi, eccetto nelle forme partenocarpiche. I semi sono globosi[4].
Tassonomia
I processi di ibridazione e di poliploidia causarono notevole confusione nella tassonomia del genere che fu ridefinita correttamente tra gli anni 40 e 50 del Novecento.[senza fonte]