Muna al-Husayn
Muna al-Husayn (in arabo منى الحسين, all'anagrafe Antoinette Avril Gardiner[1]; Chelmondiston, 25 aprile 1941) è stata principessa consorte di Giordania dal 1961 al 1972, come seconda moglie del re Husayn. BiografiaEducazione e carrieraAntoinette, detta "Toni", è nata a Chelmondiston nel 1941, dal colonnello Walter Percy "Tony" Gardiner (1914-2010) e da Doris Elizabeth Sutton (1916-1993).[2][3][4] Venne istruita alla Bourne School di Kuala Lumpur, gestita dal British Families Education Service per i figli dei funzionari britannici in servizio all'estero.[4] A scuola fu un'eccellente giocatrice di hockey su prato e all'inizio degli anni '60 lavorò come segretaria a Stratford, mentre suo padre era di stanza a Long Marston.[4][5] All'età di 19 anni seguì i genitori in Giordania, dove suo padre era stato nominato consigliere militare sulla conservazione dell'acqua.[4] Trovò un impiego presso la Jordan Radio e come assistente di segreteria sul set del film Lawrence d'Arabia.[4] MatrimonioIncontrò il re Husayn durante una delle sue visite alla produzione del suddetto film, dove i suoi soldati lavorarono come comparse.[6] Un'altra ipotesi ritiene che si conobbero a una festa in maschera.[6] I due si sposarono il 25 maggio 1961 al Palazzo Zahran ad Amman.[7] Toni adottò il nome arabo di "Muna" con la sua adesione all'islam dalla fede cristiana (anche se una sua reale conversione è stata spesso messa in dubbio).[8][9][10] L'anno seguente nacque il suo primo figlio, Abd Allah, e le venne conferito il titolo di principessa, a differenza delle altre mogli di Husayn che furono titolate come regine.[11] Il 21 dicembre 1972 la coppia divorziò, ma le venne concesso il mantenimento del suo titolo nobiliare.[8] Le venne assegnata come residenza il Palazzo Humar, a ovest di Amman.[4] AttivitàLa principessa Muna è stata attiva nello sviluppo dell'assistenza infermieristica sin dal suo matrimonio e nel 1962 diede vita al Princess Muna College of Nursing.[8][12][13] Nel 1984 capeggiò un gruppo di leader infermieristici per fare richiesta di un consiglio che regolamentasse la professione dell'infermiere in Giordania.[12] Nel 2002 fu nominata presidentessa del neonato Consiglio Infermieristico Giordano, per decreto del figlio Abd Allah II.[12] Nel 2003 acquisì la carica di patrona della strategia di sviluppo dell'infermieristica e dell'ostetricia nella regione del Mediterraneo Orientale, lanciata dall'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) l'anno precedente.[12] Nel 2004 accettò la carica di membro del Consiglio della Facoltà di Infermieristica all'Università di Giordania e nel 2005 patrocinò la Giornata mondiale della salute, nello stesso anno in cui nacque il Fondo Principessa Muna per sostenere gli studenti di infermieristica.[12][14] Nel 2006 lanciò il Forum di Discussione Globale del Global Consortium for Nursing and Midwifery (GANM) e in Giordania il programma Leadership for Change dell'International Nursing Council e l'Elderly Friendly Cities Initiative a favore degli anziani.[12] Nel 2007 lanciò con l'OMS l'atlante per gli infermieri della salute mentale e nel 2009 nacque il Princess Muna Award for Excellence, destinato a coloro che si distinguono nell'istruzione, nella leadership, nella pratica infermieristica e nella ricerca scientifica.[12] Nel 2013 partecipò a una riunione dell'OMS ad Amman per lo sviluppo del curriculum del Diploma in Salute Mentale.[12] Il 13 giugno dello stesso anno incontrò Titus Corlățean, ministro rumeno degli esteri, discutendo sull'opportunità di rafforzare le relazioni bilaterali tra Giordania e Romania in ambito educativo e medico.[15] Aprì anche la 4ª Conferenza Giordano-Rumena sulla Medicina e la Farmacia, presso l'Università "Grigore T. Popa".[12] Tre anni dopo lanciò le direzioni strategiche globali 2016-2020 per rafforzare l'assistenza infermieristica e ostetrica.[16] Nel 2017 avviò la campagna "Nursing Now", diretta a migliorare il contesto educativo e professionale degli infermieri, a diffondere pratiche assistenziali basate sull'innovazione e la creatività e ad aumentare l'influenza degli infermieri e delle ostetriche nei processi decisionali della politica sanitaria.[12] Nel 2020, durante la 73ª Assemblea Mondiale della Sanità, ricevette un premio dal direttore generale dell'OMS per il suo continuo sostegno all'assistenza infermieristica, ostetrica e alla salute globale.[12] Nel 2022 patrocinò una cerimonia in onore degli infermieri che hanno lavorato durante la pandemia di COVID-19, inaugurata dall'International Women's Forum con il Consiglio Infermieristico Giordano.[12] Nel giugno 2023 è diventata il quarto Ambasciatore globale di Alzheimer's Disease International (ADI), dopo Silvia Sommerlath, Sofia di Grecia e Luis Guillermo Solís.[17] Cariche
DiscendenzaMuna al-Husayn e Husayn di Giordania ebbero due figli e due figlie:
OnorificenzeOnorificenze giordane[20]— 26 maggio 1961
— 26 maggio 1961
Onorificenze straniere— 24 aprile 1965[23]
Onorificenze accademicheDottorato onorario
— Università di Medicina e Farmacia "Grigore T. Popa", 21 maggio 2015.[27]
Note
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