La famiglia Mordini è una famiglia nobile italiana.[1]
Storia
Il primo stemma attestato fu utilizzato nel territorio pisano e consisteva di una torre di color rosso, sotto la quale veniva raffigurato un leopardo nell'atto di mordere una spada d'oro.
A Barga si trova il Palazzo Mordini[2], un tempo abitazione privata del senatore Antonio Mordini, ed oggi Museo del Risorgimento Italiano.[3]
Pronipote di Antonio, Alfredo Mordini (1902–1969) fu un personaggio politico e partigiano. Nell'aprile del 1937, Mordini si arruola nel Battaglione Garibaldi in difesa della Repubblica nella Guerra civile spagnola.[7]
Dopo un forzato esilio in Francia[9], alla caduta del fascismo Mordini rientra in Italia e si arruola nel movimento di Resistenza italiana. Nell'aprile del 1945, Alfredo Mordini entra nella Milano appena liberata, insieme alla 51ª Brigata "Capettini" della Divisione "Gramsci"[10].
La pistola Beretta 1934, cal. 9 mm., matricola 778133, utilizzata da Aldo Lampredi nell'azione che condusse alla fucilazione di Benito Mussolini, fu consegnata ad Alfredo Mordini.[11] Dopo la morte di Alfredo Mordini, nel 1969, la moglie consegnerà la pistola Beretta all'amico Piero Boveri. Dal 1983 essa è conservata al Museo storico di Voghera.[12]
^Famiglia MORDINI (fasc. 3285), su web.archive.org, 8 ottobre 2022. URL consultato il 5 febbraio 2025 (archiviato dall'url originale l'8 ottobre 2022).
^Copia archiviata, su weagoo.com. URL consultato il 7 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 4 febbraio 2019).