Monumenti paleocristiani e bizantini di Salonicco
I monumenti paleocristiani e bizantini di Salonicco sono stati riconosciuti come Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO nel 1988. DescrizioneLa città di Salonicco nella Macedonia greca fu per diversi secoli la seconda città più importante dell'Impero bizantino e ha svolto un ruolo importante per la cristianità durante il Medioevo per cui venne decorata da imponenti edifici. A causa dell'importanza di Salonicco durante i periodi paleocristiano e bizantino, la città contiene diversi monumenti paleocristiani che hanno contribuito in modo significativo allo sviluppo dell'arte e dell'architettura bizantina in tutti i territori dell'impero bizantino e in Serbia[1]. L'evoluzione dell'architettura imperiale bizantina e la prosperità di Salonicco andarono di pari passo, soprattutto durante i primi anni dell'Impero, quando la città continuò a fiorire[1]. Nonostante la presa di Salonicco da parte dell'Impero ottomano nel 1430, i monumenti cristiani non furono distrutti e viaggiatori come Paul Lucas e Abdülmecid I documentano la ricchezza della città nei monumenti cristiani durante il dominio ottomano della città[1]. Nel 1988 quindici monumenti di Salonicco sono stati inseriti nella lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO[1][2]:
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