Monte Genziana
Il monte Genziana (in sardo: Orrunori o Serra Orronori)[1] è una montagna appartenente al Massiccio del Gennargentu, in Sardegna, all'interno del comune di Talana e non distante dal confine con Villagrande Strisaili[2]. Con un'altezza di 1 506 metri sul livello del mare, risulta essere una delle vette più elevate dell'isola[3]. Origine e significato del nomeIl nome italiano della vetta è "monte Genziana", attribuitogli dal generale, naturalista, cartografo e politico Alberto Ferrero della Marmora. Quello sardo talanese è invece Orrunori o Orronori (Or-Onnori), che significherebbe "l'acqua di Onnori"[4]. GeografiaI due versanti del monte Genziana sono rivolti verso ovest e verso est; il primo dei due, ripido e omogeneo, è incluso parzialmente nel comune di Villagrande Strisaili, alle cui valli e fiumi si collega velocemente, mentre l'altro, totalmente incluso nel territorio di Talana, per quanto ripido, è di gran lunga più vasto[2]. Esso percorre il "collegamento orografico" con l'altopiano Margini con maggiore gradualità, trasformandosi in rilievi di minor elevazione si a giungere alle valli del fiume Is Eras[2]. AltezzaIl monte Genziana, nel suo punto di massima altezza, raggiunge i 1 506 metri sul livello del mare[3]. Grazie a questa elevazione risulta essere una delle vette più alte del Massiccio del Gennargentu e conseguentemente della Sardegna[3]; nella classifica è immediatamente dopo Bruncu Furau (1 512 m), nel comune di Desulo, presso il confine con il paese ogliastrino di Arzana[5]. GeologiaGeologicamente il monte Genziana è strettamente legato a Punta La Marmora (a cui in linea d'aria è vicina) e al resto del massiccio[3]; come l'intero territorio talanese la montagna ha natura granitica[6] ma soprattutto scistosa[3], prevalentemente cristallina[7]. Tale materiale, formatosi in lontane ere geologiche, è caratteristico della zona interna della Sardegna[3]. FloraA differenza della gran parte del territorio talanese, il monte Genziana, come una fetta dell'altopiano Margini presenta una vegetazione piuttosto diradata, con una scarsa presenza di alberi ad alto fusto[8]. Caratteristiche sono invece le piante di tipo arbustivo, come il ginepro nano e il timo[9]. Ciò è stato causato dall'abbattimento organizzato di ampie foreste, che nell'Ottocento ricoprivano la maggioranza della Sardegna[8]. Tuttavia alle sue pendici, nell'altopiano, abbonda il leccio, accompagnato dalla roverella[8]. Durante l'opera di ricostruzione dell'ambiente naturale locale, è stato inserito in gran numero il castagno[2]. FaunaNell'area del monte Genziana predomina la fauna tipica del Gennargentu[10]. Sono ampiamente presenti il falco pellegrino, il gheppio, la poiana[10]. La zona è abitata anche dall'aquila reale[10]. Le pendici della vetta sono popolate da uccelli notturni e da Anatidae[10]. L'«animale-simbolo» della fauna sarda e dunque talanese è però il muflone, in fase di recupero dopo il crollo avvenuto negli anni 1980 e 1990; presso il monte Genziana vi sono stati consistenti avvistamenti, con branchi talune volte anche molto numerosi[10]. Note
Bibliografia
Voci correlateCollegamenti esterni
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