I microfossili sono fossili di piccole dimensioni (per definizione, dimensioni inferiori a 4 mm, ma generalmente le dimensioni sono inferiori a 1 mm) il cui studio richiede il ricorso alla microscopia ottica o elettronica, mezzi tecnici differenti da quelli messi in atto nello studio dei "macrofossili", vale a dire nello studio dei fossili classici, di dimensioni superiori o uguali a 4 mm[1].
Classificazione
Lo studio dei microfossili, realizzato dai paleontologi, si divide in due branche:
Grazie alle loro piccolissime dimensioni e al loro cosmopolitismo, i microfossili si ritrovano in pressoché tutti i depositi sedimentari, soprattutto nelle rocce argillose, anche laddove i macrofossili sono assai scarsi o assenti. Inoltre, un campione di roccia fornisce, in genere, numerose specie di microfossili o numerosi individui della stessa specie. Ne deriva che le determinazioni micropaleontologiche sono generalmente più complete e sicure di quelle "macropaleontologiche". Pertanto i microfossili rivestono un notevole interesse pratico soprattutto nell'esplorazione del suolo attraverso perforazioni, come nella ricerca petrolifera[2].
Note
^ Daniel J. Jones, Introduction to Microfossils, New York, Harper & Brothers, 1956.
Wellman CH, Gray J, The microfossil record of early land plants, in Philos Trans R Soc Lond B Biol Sci, vol. 355, n. 1398, 2000 Jun 29, pp. 717-31, PMID10905606.
Pohl ME, Piperno DR, Pope KO, Jones JG, Microfossil evidence for pre-Columbian maize dispersals in the neotropics from San Andres, Tabasco, Mexico, in Proc Natl Acad Sci U S A, vol. 104, n. 16, 2007 Apr 17, pp. 6870-5, PMID17426147.
Heinz Streble, Dieter Krauter, Atlante dei microrganismi acquatici: la vita in una goccia d'acqua, titolo originale: Das Leben im Wassertropfen, Padova: Franco Muzzio, 1992.