Metropolia di Kitros, Katerini e PlatamonasLa metropolia di Kitros, Katerini e Platamonas (in greco: Ιερά Μητρόπολις Κίτρους, Κατερίνης και Πλαταμώνος; Ierá Mitrópolīs Kitrous, Katerinis kai Platamonos) è una diocesi del patriarcato ecumenico di Costantinopoli, pastoralmente affidata alla Chiesa di Grecia, con sede a Katerini, nella Macedonia Centrale, dove si trova la cattedrale metropolitana dell'Ascensione. Dal 27 febbraio 2014 il metropolita è Giorgio Crisostomou.[1] TerritorioLa metropolia comprende per intero l'unità periferica di Pieria nella Macedonia Centrale.[2] Sede del metropolita è la città di Katerini, dove si trova la cattedrale metropolitana dell'Ascensione. Sul territorio della metropolia si trovano 10 monasteri ortodossi.[3] Dal punto di vista canonico, la metropolia fa parte del patriarcato ecumenico di Costantinopoli. Tuttavia, trovandosi in territorio greco, la gestione pastorale è affidata alle cure dell'arcivescovo di Atene e della Chiesa di Grecia. StoriaIl nome dell'odierna metropolia fa riferimento a due antiche diocesi di epoca bizantina, Citro e Platamone, entrambe suffraganee della metropolia di Salonicco. La sede di Platamone, unita a quella di Licostomio, è documentata in una sola Notitia Episcopatuum del patriarcato di Costantinopoli, attribuita agli inizi del XV secolo, poco prima della caduta di Costantinopoli in mano ottomana.[4] Nessun vescovo comunque è tramandato dalla tradizione, per nessuna delle due sedi, nel primo millennio cristiano. La sede di Citro (Kitros), nota anche come Pidna, è documentata nelle Notitiae Episcopatuum fino al XV secolo,[5] ma storicamente è attestata solo alla fine del IX secolo con il vescovo Germano, che prese parte ai concili di Costantinopoli dell'869-870 e dell'879-880, che trattarono la questione del patriarca Fozio di Costantinopoli. Nel corso del XIX secolo la sede episcopale fu trasferita da Kitros a Kolindros e poi a Ekaterini. Il 7 ottobre 1924 la diocesi di Kitros fu elevata a rango di metropolia. Nel 1977 la metropolia assunse il nome di "Kitros e Katerini", a cui, nel 1996, fu aggiunto anche il titolo di Platamonas.[2][6] Cronotassi
Note
Bibliografia
Voci correlateCollegamenti esterni
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