Tra i vescovi di Eno del primo millennio sono noti i seguenti: Olimpio, che fu cacciato dalla sua sede dagli ariani; Macario, che prese parte al concilio di Calcedonia nel 451; Paolo, che assistette a quello di Costantinopoli del 553; Giorgio, che fu tra i padri nel concilio in Trullo del 692; Giovanni, che presenziò al Concilio di Costantinopoli dell'879-880 che riabilitò il patriarcaFozio. La scoperta dei sigilli episcopali hanno trasmesso i nomi di altri tre prelati: due Giovanni, il primo dei quali potrebbe essere lo stesso dell'879, il secondo vissuto tra il X e l'XI secolo; e l'arcivescovo Michele, il cui sigillo è datato anch'esso tra X e XI secolo.
Nel 1885 la metropolia di Eno si ampliò con la città e il territorio di Alessandropoli, dove, poco dopo, i metropoliti trasferirono la loro sede.[2]
^(FR) Gustave Léon Schlumberger, Sigillographie de l'empire byzantin., 1884, pp. 118-119. Questo vescovo potrebbe identificarsi con l'omonimo documentato nell'879/880.
^(FR) Adrianos., in Prosopographie der mittelbyzantinischen Zeit, Berlin-Boston, 2013, #97.
^(DE) Michael., in Prosopographie der mittelbyzantinischen Zeit, Berlin-Boston, 2013, #25307.
^Un sigillo con il nome di Giovanni è attribuito al X-XI secolo. (FR) Gustave Léon Schlumberger, Sigillographie de l'empire byzantin, p. 119.