Marie UnderMarie Under (Tallinn, 27 marzo 1883 – Stoccolma, 25 settembre 1980) è stata una poetessa estone. È considerata una delle principali poetesse estoni e tra il 1945 e il 1958 è stata nominata 8 volte per il premio Nobel per la letteratura. BiografiaI primi anniMarie nacque a Tallinn, nell'allora Governatorato dell'Estonia il 27 marzo 1883 (il 15 marzo secondo il Calendario giuliano), figlia del maestro di scuola Priidu Under e di sua moglie Leena. Aveva quattro fratelli e sorelle, due maggiori (Evangeline (1880-1932?) e Gottried (1881-1882)) e due più giovani (Berta (1885-1974) e Christfried (1887-1934)). Da bambina frequentò una scuola femminile tedesca e dopo il diploma lavorò come commessa in una libreria, scrivendo alcune poesie in tedesco durante il tempo libero.[1] Nel 1902 sposò Carl Hacker, un contabile estone, e si trasferì con lui a Kuchino, un sobborgo di Mosca, dove nacquero le figlie Dagmar e Hedda. Nel 1904 conobbe e si innamorò dell'artista estone Ants Laikmaa, che la convinse a tradurre le proprie poesie in lingua estone e le inviò ad alcuni giornali locali.[2] Il ritorno in EstoniaNel 1906 Marie Under e la sua famiglia ritornarono in Estonia, deve lei iniziò a frequentare circoli letterari. Nel 1913 conobbe il poeta Artur Adson, che divenne il suo segretario e la aiutò a pubblicare il suo primo volume di poesie nel 1917. Marie sposò Artur nel 1924, dopo aver divorziato dal suo primo marito.[1] Alla fine degli anni 10 degli XX secolo Marie Under entrò a fare parte del gruppo Siuru,[3] un movimento letterario neo-romantico fondato nel 1917 e di cui facevano parte i poeti e scrittori estoni Peet Aren, Otto Krusten, Friedebert Tuglas, August Gailit, Johannes Semper e Henrik Visnapuu, oltre ad Artur Adson. Tra il 1917 e il 1919 il gruppo pubblicò tre volumi di poesie. Nel 1919 alcuni conflitti interni portarono Visnapuu e Gailit a lasciare il gruppo, mentre Johannes Barbarus e August Alle entrarono a farne parte. Nel 1922 Maie Under fu tra i fondatori dell'Unione degli scrittori estoni. Negli anni 20 iniziò inoltre a frequentare la casa di Igor' Severjanin, un poeta russo che abitava a Toila, un villaggio nella contea di Ida-Virumaa nel nord est dell'Estonia dove Under andava spesso in vacanza, il quale tradusse in russo un suo libro di poesie.[4] L'esilioAll'inizio di settembre del 1944, quando alla fine della Seconda guerra mondiale l'Unione Sovietica rioccupò l'Estonia, Marie Under e la sua famiglia fuggirono in Svezia. Dopo aver trascorso circa un anno in un campo per rifugiati, nel 1945 si trasferirono a Mälarhöjden, un sobborgo di Stoccolma, dove lei visse fino alla morte il 25 settembre 1980. In Svezia lavorò per diversi anni presso il teatro del castello di Drottningholm.[1] Dopo la morte è stata sepolta nel cimitero Skogskyrkogården di Stoccolma. Il 9 giugno 2016 le sue spoglie sono state traslate nel cimitero Rahumäe di Tallinn insieme a quelle del marito, della figlia Hedda e della sorella Berta.[5] Le sue opere sono state a lungo vietate in Estonia durante gli anni dell'Unione Sovietica dal momento che parlavano anche della sofferenza e della resistenza del popolo estone durante la guerra. Durante gli anni dell'esilio pubblicò due raccolte di poesie (Sädemed tuhas nel 1954 e Ääremail, considerata una delle sue opere migliori,[3] nel 1963), nelle quali è possibile avvertire la sua nostalgia per il paese natale.[1] OpereMarie Under è considerata una delle più importanti e amate poetesse estoni del XX secolo. Le sue opere sono considerate un classico della poesia del suo paese e sono state tradotte in almeno 26 lingue.[3][1] Tra il 1945 e il 1958 è stata nominata 8 volte per il premio Nobel per la letteratura, senza mai vincerlo.[6] Tra le sue opere è possibile citare:[2]
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