Marco III di Alessandria (copto)
Marco III di Alessandria (in copto Ⲙⲁⲣⲕⲟⲥ, in arabo مرقس?; ... – 1189) è stato il 73º Papa della Chiesa ortodossa copta, dal 1166 alla sua morte. Era figlio di Zura o Zaara,[1]. Prima di essere eletto papa copto, Marco scrisse le parti che coprono gli anni tra il 1131 e 1167 della Storia dei patriarchi di Alessandria. Fu contemporaneo del patriarca greco-ortodosso di Alessandria che portava il suo stesso nome, Marco III di Alessandria. Secondo una fonte sarebbe stato chiamato a sostituire il patriarca Giovanni nel 1167.[1] Egli abolì la confessione auricolare e la sostituì con la confessione a Dio, mentre il prete o il diacono spargevano gli incensi.[1] Il monaco Marco figlio di Elkombar si scagliò fortemente contro questa pratica, sostenendo che non si poteva ottenere la remissione dei peccati se non confessandosi a un sacerdote e adempiendo alla penitenza indicata dai canoni.[1] Le sue dichiarazioni attirarono un certo numero di copti che si recavano da lui per confessarsi.[1] Egli biasimava inoltre il papa perché tollerava la circoncisione ricevuta prima del battesimo.[1] Il papa lo scomunicò, senza riuscire a metterlo a tacere.[1] Perseguitato dal patriarca e dai laici suoi fedeli, Marco aderì alla fazione melchita accettando il credo calcedoniano.[1] Viene rappresentato come uomo dedicato alla gozzoviglia e lo si accusa di aver servito carne in tavola, contrariamente ai costumi monastici richiesti a un patriarca.[1] Note
Bibliografia
|