Agato di Alessandria
Agato di Alessandria (in copto Ⲁⲅⲁⲑⲟⲩ, in arabo أغاثون?, conosciuto anche con il nome di Agatone[2]; ... – 26 ottobre 680) è stato il 39º Papa della Chiesa copta[5]. BiografiaSant'Agato era discepolo di Papa Beniamino[1] e quando il maestro dovette fuggire da Alessandria d'Egitto per evitare le persecuzioni da parte di Ciro di Alessandria, Agato guidò la chiesa[4]. Agato guidò la chiesa fino al ritorno di Beniamino e quando questo morì, nel 662, fu ufficialmente nominato papa della Chiesa copta. La sua elezione avvenne durante la conquista musulmana dell'Egitto, durante il regno del califfo Muʿāwiya[3]. A differenza dei suoi predecessori[6], Agato non era precedentemente mai stato un monaco, eppure riscontrò un ampio consenso da parte dei fedeli[5]. Durante il suo pontificato, venne completata la costruzione della chiesa di San Macario nel monastero di Wadi El-Natrun[1]. Durante il suo regno fu perseguitato da certo patriarca bizantino melchita chiamato Teodosio di Calcedonia[2], che con la sua autorità, impose tasse elevate ad Agato e fece sì che il popolo lo odiasse chiedendo la sua esecuzione. Per questo motivo, Agato rimase nascosto nella sua cella fino a quando le minacce riferitegli cessarono[1][4]. Secondo la tradizione copta, Agato scelse il suo successore dopo che in un sogno un angelo glielo indicò[4]. Note
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