Parte della via Crucis realizzata da Bertoldi nella chiesa di San Giovanni Battista sul Passo Vezzena (Levico Terme)
Marco Bertoldi nacque nella frazione Bertoldi di Lavarone da Attilio e Luigia Speranza. Dal 1933 al 1935 fu a Roma dove svolse il servizio militare, e nello stesso periodo frequentò l'Accademia Lipinsky[1]. Nel 1936 si diploma all'Accademia Cignaroli di Verona. Nel 1942 ottenne la cattedra di decorazione pittorica presso la Scuola d'Arte di Vigo di Fassa diretta da Bruno Colorio e nel 1954 venne trasferito a Trento all'Istituto d'Arte Alessandro Vittoria. Nel 1962 fu tra i fondatori della sezione trentina UCAI (Unione Cattolica degli Artisti Italiani).[2]
Intraprese la carriera artistica come decoratore di numerose chiese[3] ed edifici pubblici[4] in particolare nel Triveneto.
Marco Bertoldi si dedicò anche alla pittura ad olio e all'incisione. Espose in numerose collezioni nazionali e internazionali[5].
Omaggi
Nel 1992 la Galleria Civica di Arte Contemporanea di Trento gli dedicò una mostra antologica curata dal critico Fiorenzo Degasperi.[6]
Nel 2011 in occasione del centenario della sua nascita, il Comune di Lavarone gli rese omaggio con una mostra antologica, "Lo stupore sereno della visione", curata da Mario Cossali.[7]
Trento arte oggi, Palazzo delle esposizioni, Roma, catalogo della mostra 1968
Marco Bertoldi, catalogo della mostra, G.Pacher, Galleria l'Incontro, Verona 1978
Marco Bertoldi, catalogo della mostra a cura di Remo Wolf, Galleria Fogolino, Trento 1984
Situazioni, Arte nel Trentino dal '45 - Ed: Mazzotta, 1988
Marco Bertoldi a cura di Fiorenzo Degasperi - Ed: Galleria civica di arte contemporanea, Trento, 1992
Maurizio Scudiero, Cirillo Grott, Arte tra i monti - Marco Bertoldi, Cirillo Grott, Guido Mattuzzi: tre grandi artisti conterranei del '900, catalogo della mostra omonima, Cassa Rurale di Folgaria, Folgaria 2000
Marco Bertoldi. Lo stupore sereno della visione, di Mario Cossali, Ed:Osiride, 2011- ISBN 8874981554
Arte Trentina del Novecento, 1900-1950, a cura di Maurizio Scudiero, Trento, 2003.