Manica a ventoLa manica a vento è un particolare tipo di anemoscopio, cioè un rudimentale misuratore del vento, installata in quei luoghi dove è importante avere l'immediata indicazione visiva della forza e direzione del vento ad esempio cavalcavia, impianti chimici e, in special modo, aeroporti[1]. Costituita da un tronco di cono di tessuto resistente al flusso dell'aria e alle intemperie fissato, dalla parte dell'imboccatura maggiore, all'estremità girevole di un palo di sostegno, il vento, soffiando all'interno della manica, ne muta la posizione fornendo indicazioni circa la sua direzione e intensità. CaratteristicheLe raccomandazioni e gli standard dell'aviazione internazionale[1] forniscono indicazioni precise circa la forma e il colore delle maniche a vento:
FunzionamentoIl funzionamento è intuitivo: il vento, entrando nel cono di tessuto, lo gonfia più o meno a seconda della sua intensità e ne dirige l'estremità più stretta (quella più distante dal palo) nella direzione opposta a quella di provenienza. È possibile quindi valutare visivamente con immediatezza, seppure con approssimazione:
Ovviamente, con calma di vento, la manica resta del tutto afflosciata lungo il palo. UbicazioneIl corretto posizionamento della manica a vento è elemento importante ai fini dell'utilizzo. In ciascun aeroporto è necessaria l'installazione di almeno una manica a vento che deve essere posizionata in maniera tale da essere ben visibile dagli utenti, ossia aeromobili in volo e sull'area di manovra e sui piazzali e distante da oggetti che possano causare disturbo al corretto funzionamento.[1] Il rispetto di questi principi intuitivi è indispensabile per il buon funzionamento di tutte le maniche a vento, anche quelle ubicate in contesti non aeronautici. Note
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