Macrosemiidae
I macrosemiidi (Macrosemiidae), altrimenti noti come macrosemiiformi (Macrosemiiformes), sono un gruppo di pesci ossei estinti, appartenenti ai ginglimodi. Vissero tra il Triassico medio e il Cretaceo superiore (circa 242 - 95 milioni di anni fa) e i loro resti fossili sono stati ritrovati in Europa, Asia, Nordamerica, Africa e Australia. DescrizioneSolitamente questi pesci erano di piccole dimensioni e non superavano i dieci centimetri di lunghezza, anche se si conoscono forme (ad esempio Uarbryichthys) lunghe oltre 30 centimetri. Il corpo era fusiforme e il cranio di grosse dimensioni, con un muso appuntito e leggermente incurvato verso il basso e orbite grandi. I macrosemiidi si distinguono facilmente da tutti gli altri Neopterygii a causa della presenza di sette ossa infraorbitali di forma peculiare, ognuna delle quali ricordava un piccolo cartiglio parzialmente arrotolato. Altre due ossa infraorbitali di dimensioni maggiori e a forma tubolare erano presenti dietro le orbite. L'osso interopercolare era piccolo e lontano dalla mandibola. Alcuni generi possedevano una pinna dorsale molto lunga (ad esempio Legnonotus e Macrosemius) ed erano sprovvisti di scaglie lungo la linea mediana del dorso. Non era presente alcuna supramaxilla, e il quadratojugale era un elemento libero. Al contrario degli alecomorfi, il simplectico non era specializzato. Le ossa frontali dei macrosemiidi si stringevano improvvisamente e divenivano quasi tubolari nella porzione antorbitale del cranio, racchiudendo la porzione anteriore del canale sensoriale sopraorbitale. Questa condizione si riscontra anche in Macrosemimimus, un altro semionotiforme. ClassificazioneLa famiglia Macrosemiidae, istituita da Thiollière nel 1858, comprende numerosi generi di piccoli pesci vissuti tra il Triassico e il Cretaceo. Per lungo tempo è stata considerata l'unica famiglia dell'ordine Macrosemiiformes, e le loro affinità non sono state ben chiarite (Bartram, 1977); recenti revisioni (Lopez-Arbarello, 2012) hanno indicato che i macrosemiidi sarebbero un gruppo piuttosto specializzato di pesci semionotiformi, all'interno dei ginglimodi. I più antichi macrosemiidi (Legnonotus) provengono da giacimenti del Triassico dell'Italia e del Regno Unito. Nel corso del Giurassico i macrosemiidi si diversificarono, pur mantenendo una notevole uniformità morfologica, e numerosi generi (Propterus, Macrosemius, Notagogus, Histionotus) sono noti dai famosi calcari litografici della Baviera. Nel corso del Cretaceo i macrosemiidi andarono incontro a una drastica riduzione verso la metà del periodo; le ultime forme note (Agoultichthys del Marocco) risalgono all'inizio del Cretaceo superiore. Forme affini ai macrosemiidi potrebbero essere Petalopteryx e Aphanepygus, del Cretaceo superiore del Libano. Tassonomia
PaleobiologiaProbabilmente i macrosemiidi erano pesci abitatori delle scogliere, che si nutrivano di piccoli animali invertebrati o forse di alghe. Bibliografia
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