«Ora bisogna sapere che Pinocchio, fra i suoi amici e compagni di scuola, ne aveva uno prediletto e carissimo il quale si chiamava Romeo, ma tutti lo chiamavano col soprannome di Lucignolo, per via del suo personalino asciutto, secco e allampanato, tale e quale come il lucignolo nuovo di un lumino da notte[1]»
Lucignolo
Da sinistra verso destra: Lucignolo e Pinocchio stanno per diventare dei somari
Un abitante del Paese delle Api industriose, Lucignolo appare nel capitolo XXX. Il suo vero nome è Romeo, infatti il soprannome "Lucignolo" deriva dal «suo personalino asciutto, secco e allampanato, tale e quale come il lucignolo nuovo di un lumino da notte», e tra i compagni di scuola di Pinocchio risulta essere il più svogliato e birichino. Il burattino lo cerca in modo da invitarlo alla sua imminente trasformazione da burattino a ragazzo in carne ed ossa e, dopo averlo cercato a casa sua, lo trova nascosto sotto il portico di una casa contadina. Egli però rifiuta l'invito, poiché sta aspettando la mezzanotte per essere portato nel Paese dei Balocchi, dove non esistono le scuole e dove non si studia.
Lucignolo quindi chiede a Pinocchio di partire con lui; inizialmente questi accetta di aspettare per salutare l'amico, ma all'arrivo del carro che trasportava i ragazzi, dopo qualche esitazione, riesce a farsi persuadere dall'amico di partire anch'egli per il Paese dei Balocchi. Arrivati lì passano cinque mesi in continui divertimenti, ma improvvisamente i due amici si ritrovano trasformati in asini, così l'Omino di Burro, una volta strigliati, li vende nella piazza del mercato. Pinocchio viene venduto a un circo, mentre Lucignolo viene acquistato da un contadino al quale era morto il mulo il giorno prima.
Pinocchio incontra nuovamente Lucignolo verso la fine del libro, nel capitolo XXXVI, quando quest'ultimo è ormai morente nella stalla dell'ortolano Giangio, «rifinito dalla fame e dal troppo lavoro»; infatti Lucignolo aveva lavorato duramente con il compito di tirare su l'acqua dal pozzo. Dapprima Pinocchio non riesce a riconoscerlo, ma sente che quell'animale ha qualcosa di familiare: così gli chiede il suo nome, e l'asino poco prima di morire riesce a rivelargli la sua identità.
Nella cinematografia
Il personaggio
Lucignolo, quarto antagonista del film DisneyPinocchio del 1940, incontra Pinocchio durante il viaggio verso il Paese dei Balocchi e, diventandone subito amico, lo spinge verso gli eccessi come il fumo, il gioco d'azzardo e altri divertimenti. Durante una partita a biliardo con Pinocchio, si fa beffe del Grillo Parlante, convincendolo ad allontanarsi da Pinocchio, ma poco inizia a trasformarsi durante una partita, accorgendosi di ciò che gli sta accadendo solo dopo aver ragliato durante una risata ed essersi guardato allo specchio. Terminata la trasformazione, in preda al terrore, distrugge tutta la stanza. Il Grillo si riunisce a Pinocchio e aiuta il burattino a fuggire, riuscendoci. Non si sa se Lucignolo riesce a fuggire anche lui o viene catturato e venduto dal Postiglione insieme agli altri ragazzi trasformati in asini. È animato da Fred Moore e doppiato nella versione originale da Frankie Darro.
Sempre in ambito Disney, Lucignolo appare sporadicamente anche nella serie animata House of Mouse - Il Topoclub e poi nel remake, in cui viene reso molto meno amichevole della versione originale.
Lucignolo ottiene un importante caratterizzazione nello sceneggiato televisivo Le avventure di Pinocchio, dove è interpretato da Domenico Santoro, al punto da essere emulata in molti seguenti adattamenti. Viene mostrato il background famigliare del personaggio e viene più consolidata l'amicizia tra lui e il protagonista quando questi, subito dopo essersi arenato all'Isola delle Api Industriose, si attacca a lui dopo essersi convinto di non avere più nessuno. Lucignolo è inoltre molto meno socievole nell'adattamento, al punto da ridere delle storie di Pinocchio e del suo animo troppo buono, usandolo inoltre come complice di alcuni furtarelli (ma dimostra di volergli bene, come nella scena in cui, da asini, rifiuta di essere separato dall'amico), è anche l'unico dei bambini a non godersi appieno il Paese dei Balocchi, preferendo i sigari dei dipendenti ai dolci a loro offerti.
Lucignolo appare anche nel film del 1996 "Le straordinarie avventure di Pinocchio" del regista Steve Barron, in cui è interpretato da Corey Carrier. A differenza del libro originale, Pinocchio incontra Lucignolo a scuola e inizialmente tra i 2 le cose non cominciano nel migliore dei modi finendo per prendersi a pugni a scuola ma poi rimane divertito quando Pinocchio mente più volte al maestro finendo col farsi crescere il naso in modo smisurato e successivamente ne diventa amico dopo che Pinocchio sentendosi colpevole ammette di aver raccontato un sacco di menzogne. Successivamente decide di scappare di casa e andare nel Paese dei Balocchi e sulla strada incontra Pinocchio che era sconsolato per essersi fatto imbrogliare da Volpo e Felinetta e lo induce a venire con lui e gli altri ragazzi. Come gli altri anche Lucignolo si abbandona a ogni genere di monelleria e dopo essere finito sull'auto volante del parco finisce per bere inavvertitamente l'acqua della fontana stregata che trasforma lui e i ragazzi in asini. Pinocchio scoperto ciò lo salva e i 2 amici riescono a mostrare la verità ai ragazzi ignari del pericolo nascosto nel Paese dei Balocchi riuscendo a farli scappare e tornare a casa. Successivamente Pinocchio e Lucignolo si riuniscono con Leona che decide di rimanere a occuparsi di Lucignolo mentre Pinocchio cerca Geppetto. Dopo che Pinocchio ritrova Geppetto e diventa un ragazzo umano ed essersi infine preso la sua vendetta su Volpo e Felinetta, Lucignolo e gli altri ragazzi riescono a tornare umani facendo un sacco di buone azioni alla fine e viene visto a giocare con Pinocchio nell'epilogo. Ricompare anche nel seguito, in cui convince Pinocchio a marinare la scuola per vedere il circo di Madame Flambeau, ottenendo la sua pozione e diventando per buona parte del film un misto tra un cavalluccio marino e un asinello.
Lucignolo compare anche nei due anime di Pinocchio. Ne Le nuove avventure di Pinocchio, Lucignolo ha un ruolo minimale come compagno di giochi del Paese dei Balocchi (qua rappresentato come un mondo di fantasia e incubi creata dalla Strega dei Papaveri, nemica della Fata Turchina), rappresentato più come un bullo che uno svogliato. In Pinocchio, Lucignolo è più fedele alla versione cartacea (fatta eccezione per la corporatura, non più asciutta, come nel libro): Pinocchio lo incontra per la strada, con un enorme zaino sulle spalle, diretto al Paese dei Balocchi. Pinocchio, non credendo alle sue storie su questo fantomatico Paese, lo segue solo per consolarlo quando verrà deluso, ma i due finiscono con l'incontrare per davvero la carrozza del Paese dei Balocchi, e Pinocchio, ora convinto della sua esistenza, lo segue. Nei seguenti episodi, Lucignolo viene solo visto giocare con Pinocchio, la Volpe e il Gatto, ma poi non viene più rivisto; presumibilmente non si era ancora trasformato .
Lucignolo appare descritto abbastanza fedelmente al romanzo di Collodi nel film del 2002 Pinocchio di Roberto Benigni, per rafforzare l'amicizia fra i due, essi si incontrano non a scuola: la prima volta nella cella di Acchiappacitrulli, poi sostituisce le faine quando Pinocchio è costretto a fare il cane, dopodiché tutto procede normalmente. In questo caso è interpretato da Kim Rossi Stuart.
Lucignolo appare inoltre nel film Pinocchio di Enzo D'Alò e, anche in questo caso, ricalca abbastanza fedelmente il personaggio descritto nel romanzo di Collodi. In questo caso è doppiato da Paolo Ruffini.
In Pinocchio 3000, la figura di Lucignolo è fusa con la versione giovane della fata: Marlène, la figlia dell'antagonista. Come Lucignolo, convince Pinocchio a marinare la scuola e andare incontro alle sue promesse date al padre, per potersela spassare alla grande.
Nel Pinocchio di Guillermo del Toro, Lucignolo ha la voce di Finn Wolfhard e ha un ruolo decisamente diverso rispetto al testo di Collodi e altri adattamenti: è riportato come il figlio del Podestà, un uomo fedele al regime fascista, rigido e crudele che lo considera una delusione; il ragazzo tenterà per tutto il film di essere ubbidiente e fedele all'ideologia del padre, per poi ribellarsi ad esso verso il finale. In un certo senso il rapporto tra Lucignolo e suo padre è una sorta di contrapposizione al rapporto tra Pinocchio e Geppetto.
Gli interpreti
Il primo Lucignolo della storia del cinema è il comico franco-italiano Natalino Guillaume in Pinocchio (1911) in un cast di attori adulti, in cui il personaggio del protagonista era interpretato dal fratello Ferdinand Guillaume.
Nella celebre versione animata della Disney (Pinocchio, 1940) la voce di Lucignolo fu quella del ventenne Frankie Darro, famoso ex attore bambino americano, che fu chiamato a ricoprirne il ruolo anche alla radio nella presentazione della storia il giorno di Natale 1939.
Per vedere sullo schermo il primo Lucignolo-bambino si deve attendere Guglielmo Selvaggio nella sua unica interpretazione cinematografica nel film Le avventure di Pinocchio diretto da Giannetto Guardone nel 1947.[2]
Nel 1972 nella miniserie televisiva Le avventure di Pinocchio, il regista Luigi Comencini affida la parte a Domenico Santoro, un ragazzino da lui scoperto in un'inchiesta sul lavoro minorile a Napoli (I bambini e noi, 1970), dando al personaggio di Lucignolo una rilevanza da protagonista al fianco del Pinocchio di Andrea Balestri. I due attori, poi, torneranno a recitare insieme nel film Torino nera.
Lucignolo continua in alcuni casi ad essere interpretato da attori adulti come Carmelo Bene, tra il 1961 e il 1999, nelle diverse versioni teatrali, radiofoniche, discografiche e televisive del suo Pinocchio, o Kim Rossi Stuart nel Pinocchio (2002) di Roberto Benigni.