Ligier RichierLigier Richier (Saint-Mihiel, 15 settembre 1500 – Ginevra, 8 agosto 1567) è stato uno scultore francese che adottò, su un fondamento di cultura gotica, i modi stilistici del primo Rinascimento. Al servizio della corte del duca di Lorena, realizzò numerose ed importanti opere che oggi si conservano soprattutto nei dipartimenti della Mosa e della Meurthe e Mosella, nella regione della Lorena. Vita e profilo artisticoLa vita e la carriera di Richier si svolsero essenzialmente in Lorena, ducato a quel tempo indipendente dalla Francia. Le prime notizie che abbiamo sull'artista sono del 1530, allorché il duca di Lorena lo chiamò al suo servizio. Nel 1543 fu uno dei quattro sindaci della città natale di Saint-Mihiel. Convertitosi alla religione protestante, Ligier rivolse al duca una petizione richiedendo la possibilità di libero esercizio della religione riformata; in seguito, verso il 1563, nel timore di persecuzioni, lasciò la Lorena e si rifugiò a Ginevra, dove morì nel 1567. Le affinità, spesso sottolineate, con l'arte rinascimentale italiana hanno portato alla congettura di un suo viaggio di formazione in Italia: l'ipotesi non è tuttavia suffragata da alcun documento. La produzione artistica di Ligier fu essenzialmente di carattere religioso, incentrata soprattutto sui temi del Calvario e del Compianto sul Cristo Morto. Particolare rilievo, nel suo linguaggio artistico, ha la precisione con cui sono rappresentati i volti delle persone e la finezza dei drappeggi delle loro vesti. Ligier lavorò la pietra, il legno, la terracotta; mise a punto un processo di trattamento con la cera (tipo encausto) per dare al calcare di Lorena l'apparenza del marmo: lo vediamo applicato, ad esempio, nella tomba della clarissa Philippe de Gueldre a Nancy. Tra le sue opere principali si debbono menzionare le 13 figure del Compianto nella chiesa di Saint Etienne a Saint-Mihiel; ma anche la tomba di René de Chalon, principe d'Orange, nella chiesa di Saint-Etienne a Bar-le-Duc, ove si vede la statua di uno scheletro che, con il braccio alzato, offre il suo cuore. Questa scultura - dal crudo realismo anatomico che lascia scorgere, assieme alle ossa, brandelli di carne e di pelle - ed altre simili derivanti dalla sua bottega rimandano al gusto macabro tipico della tradizione gotica del nord Europa (rappresentato, tra gli altri, in pittura dal contemporaneo Hans Baldung Grien)[1]. Opere
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