Leonardo Gallitelli
Leonardo Gallitelli (Taranto, 9 giugno 1948) è un generale italiano, Comandante generale dell'Arma dei Carabinieri dal giugno 2009 al 15 gennaio 2015. BiografiaTrascorre la sua gioventù a Bernalda, cittadina lucana in provincia di Matera. Intraprende la carriera militare il 22 ottobre 1967 frequentando i corsi dell'Accademia Militare di Modena e della Scuola di Applicazione Carabinieri di Roma e si laurea in Giurisprudenza. Supera i corsi di Stato Maggiore presso la Scuola di Guerra. È stato direttore editoriale de Il Carabiniere, la rivista mensile pubblicata dall'Arma dei Carabinieri. È sposato e ha due figli. Carriera militareL'alto ufficiale è stato Comandante delle Compagnie di Viggiano, Aosta e Genova Portoria, ha operato al Nucleo Investigativo di Torino "con rilevanti impegni per il contrasto al terrorismo e ai sequestri di persona"[1]. Leonardo Gallitelli lavora nello Stato Maggiore del Comando Generale, da Ufficiale superiore regge il Comando provinciale di Torino, l'Ufficio Operazioni del Comando Generale dell'Arma. Consegue il grado di colonnello e diviene il vice comandante della Regione Carabinieri Piemonte e Valle d'Aosta agli ordini del Generale Francesco Delfino sino al 1993, successivamente regge il Comando Provinciale di Roma per cinque anni. È poi Capo del II Reparto del Comando Generale, cui sono devoluti il coordinamento e la direzione dell'attività nel contrasto a tutte le manifestazioni delinquenziali che interessano il Paese, anche nei risvolti ultranazionali. Dal 2000 al 2002 è Sottocapo di stato maggiore del Comando Generale e, poi Comandante della Scuola Ufficiali Carabinieri. Dal 7 ottobre 2003 al 4 settembre 2006, dirige la Regione Carabinieri Campania. Gallitelli dal 5 settembre 2006 all'11 giugno 2009, è Capo di Stato Maggiore del Comando Generale dell'Arma. Il ruolo è quello di "principale consulente e collaboratore del Comandante Generale: riceve le direttive per l'attività ed impartisce le conseguenti disposizioni; è responsabile delle attività dello Stato Maggiore, coordina lo svolgimento ed esamina i risultati; traduce le decisioni del Comandante Generale in ordini e piani; rappresenta il Comandante ed emana ordini in suo nome quando autorizzato; ha alle dirette dipendenze le Direzioni di Sanità e di Amministrazione, il Reparto Autonomo ed il Capo Servizio Assistenza Spirituale"[2]. Comandante dell'ArmaIl 12 giugno 2009 Leonardo Gallitelli è nominato Comandante generale dell'Arma dal Consiglio dei ministri. Prende il posto del Generale Gianfrancesco Siazzu dal 22 luglio[3]. Tra le reazioni alla sua nomina si segnala quella dell'allora Ministro della difesa, Ignazio La Russa, ha detto: "È stata una scelta molto difficile perché erano più d'uno i generali allo stesso livello di grado e di capacità ed è stato duro scegliere. È stata una scelta ponderata, su mia proposta, accolta con soddisfazione da tutto il Consiglio dei Ministri, che ha espresso grande apprezzamento verso il nuovo comandante generale dell'Arma Leonardo Gallitelli"[4]. I responsabili Difesa e Sicurezza del Partito Democratico, Roberta Pinotti e Marco Minniti esprimono "Grande apprezzamento per la nomina a comandante generale dei Carabinieri, una scelta eccellente per competenza ed esperienza. Siamo certi che il generale Gallitelli saprà svolgere al meglio il delicato compito al quale è stato chiamato". Termina il suo servizio attivo il 16 gennaio 2015 quando passa le consegne da Comandante Generale al suo successore, il generale Tullio Del Sette[5]. Incarichi successiviIl 15 settembre 2015 Leonardo Gallitelli è nominato Responsabile dell'Ufficio Antidoping (NADO Italia). Ad annunciarlo il presidente del CONI Giovanni Malagò, aggiungendo che la nomina è stata condivisa dal premier Matteo Renzi e dal ministro della Salute Lorenzin. Il Nado-Italia è l'organo nato in seguito all'accordo quadro tra CONI e NAS dei Carabinieri sottoscritto a febbraio 2015. Il 31 maggio 2016 viene nominato Cancelliere dell'Ordine al merito della Repubblica italiana[6], incarico che conserva fino al novembre 2022. È inoltre membro del Consiglio di Amministrazione e del Comitato d'indirizzo dell'Istituto Toniolo (Ente Fondatore dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano)[7]. Onorificenze«Ufficiale Generale di preclare qualità umane e professionali, evidenziando non comune abnegazione, impareggiabile capacità e lungimirante azione di comando, ha sempre costituito limpido esempio e sprone per il personale dipendente, assicurando soluzioni organizzative brillanti e di rara efficacia. Nel corso di oltre quarantasette anni di prestigiosa carriera militare, ha ricoperto incarichi di assoluto rilievo, tra i quali spiccano quello di Comandante della Scuola Ufficiali Carabinieri e della Regione Carabinieri Campania, nonché quello di Capo del II Reparto e Capo di Stato Maggiore del Comando Generale, concludendo il luminoso percorso di affermazione professionale con il prestigiosissimo incarico di Comandante Generale. Ha voluto e perseguito, con acuta perspicacia, i programmi di ammodernamento e razionalizzazione dell’Istituzione, imprimendo grande impulso, tra l’altro, alla costituzione del Centro Nazionale Amministrativo e dell’Istituto Superiore Tecniche Investigative. Con la sua guida ferma, intelligente e determinata e con la sua infaticabile e preziosa opera di comando e di pensiero, ha consentito all’Arma dei Carabinieri di conseguire straordinari risultati nell’assolvimento delle missioni istituzionali in Italia e all’Estero, esaltandone spiccatamente il lustro e il prestigio nell’ambito delle Forze Armate, delle Forze di Polizia e della Nazione. Territorio nazionale, 22 ottobre 1967 – 15 gennaio 2015.»
— 30 aprile 2015[10] Note
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