Lee Yo-won era al secondo anno del liceo quando vinse un concorso di moda e posò per il numero di novembre 1997 della rivista Figaro. Questo la condusse verso il mondo della pubblicità, e poi a ruoli minori in televisione e al cinema.[1] Iniziò ad essere riconosciuta dal pubblico dopo il successo del film Juyuso seubgyuksageun (Attack the Gas Station, 1999), ma il suo primo ruolo importante fu nel controverso drama coreanoPureun angae (Blue Mist, 2001), dove interpretò una ventenne che inizia una relazione con un quarantenne sposato.[3] Seguì la pellicola Goyangireul butakhae (Take Care of My Cat, 2001), per la quale vinse diversi premi come attrice esordiente. In un'intervista del 2009 con la rivista Elle Korea, lo definì il suo lavoro più memorabile.[4] Dopo aver recitato in alcuni film cinematografici che non furono molto ben accolti dal pubblicò e dalla critica, Lee iniziò a sentirsi mentalmente e fisicamente esausta[5], così, dopo aver terminato il drama storico Daemang (The Great Ambition, 2002), annunciò che si sarebbe temporaneamente ritirata dalle scene.
Lee tornò alla recitazione nel 2005, quando fu la protagonista in Fashion 70s, da lei scelto poiché diretto dal regista Lee Jae-gyu e poiché non era la tipica storia d'amore, ma raccontava del successo femminile nella vita e nella carriera.[6] Seguì un ruolo di supporto nella commedia romantica Gwang-sik dongsaeng Gwang-tae (When Romance Meets Destiny).[5] Nel 2007 diede il volto alla studentessa di chirurgia Bong Dal-hee in Oegwa-uisa Bong Dal-hee (Surgeon Bong Dal-hee)[7] e recitò in Motdoen sarang (Bad Love), che ebbe meno successo in termini di ascolto. Passò poi a toni più seri nel film Hwaryeohan hyuga (May 18), pellicola sul massacro di Gwangju e uno dei film dagli incassi più alti nella storia della Corea del Sud.[8][9]
Stanca di personaggi fragili, nel 2009 Lee interpretò la regina Seondeok di Silla nella serie storica Seondeok yeo-wang, che divenne molto popolare tra il pubblico.[10] Per la serie, cantò il brano "Bidam (Sad Story)". Anche la sua opera successiva, il melodramma romantico 49il, fu ben accolto.[11][12] Successivamente comparve in Ma-ui (Horse Doctor, 2012), su un veterinario dell'era Joseon diventato medico di corte,[13] e Hwanggeum-ui jeguk (Empire of Gold, 2013), che ruotò intorno alla lotta di potere per un chaebol.[14]
Sul grande schermo, dopo l'esperienza avuta con Jeong Jae-eun per Goyangireul butakhae, Lee volle lavorare con altre registe donne, quindi ebbe il ruolo principale nel giallo romantico-culinario di Anna Lee Doenjang (The Recipe, 2010) e il thriller Yonguija X (Perfect Number) di Bang Eun-jin (2012). Fu l'unica donna nella pellicola Jeonseolui jumeok (Fists of Legend, 2013), su un uomo di mezzetà che partecipa a un reality show/torneo di arti marziali.[15]
Vita privata
Lee ha sposato l'uomo d'affari e golfista professionista Park Jin-woo il 10 gennaio 2003[16][17]. La coppia ha tre figli: due femmine (Ae-rin, nata a dicembre 2003, e un'altra nata nel maggio 2014)[18][19][20] e un maschio, nato il 17 maggio 2015[21].
^(EN) SBS Drama Awards 2013 Winners, su hancinema.net, Hancinema, 31 dicembre 2013. URL consultato il 7 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 5 luglio 2014).