Soprannominato Leandrinho e The Brazilian Blur (quest'ultimo dovuto alla sua velocità),[2] era una guardia tiratrice che poteva giocare anche da playmaker. È alto 192 cm e ha un'apertura di braccia di 185 cm.[3][4] Molto veloce,[2] abile a concludere anche con la mano sinistra pur essendo destro,[5] era un ottimo tiratore da 3 punti, caratteristica che gli ha consentito di stare bene nel gioco sia dei Phoenix Suns (prima esperienza)[5][6] che dei Golden State Warriors.[7][8]
Carriera
Inizi (1999-2003)
Inizia la sua carriera professionistica a 17 anni tra le file del Palmeiras. Ha debuttato nel Campionato Paulista (il campionato dello Stato di San Paolo sotto la guida di Lula Ferreira, futuro allenatore della Nazionale brasiliana. A 19 ha giocato con la prima squadra del Palmeiras nel Campionato Paulista con una media di 14,2 punti a partita. Nel gennaio 2001 è stato ceduto al Bauru. Durante la sua prima stagione tra i professionisti, con la maglia del Bauru è stato allenato da Jorge Guerra. Mantiene una media di 15,8 punti, 6,4 assist e 1,7 palle rubate a partita. Viene nominato Rookie of the Year nel Campionato Paulista del 2001. Chiude la stagione 4º in percentuale da tre punti, 6º in assist e 11º in punti dal campo. Nel 2001 vince il Novo Basquete Brasil con il Bauru.
NBA (2003-2013)
Phoenix Suns (2003-2010)
Barbosa è stato scelto alla 28ª chiamata del draft NBA 2003 dai San Antonio Spurs, che però lo hanno subito ceduto ai Phoenix Suns.[9][10] Detiene il record dei Suns di punti segnati da una matricola titolareIl 5 gennaio 2004 ha messo a segno 27 punti contro i Chicago Bulls.[11] Ha stabilito inoltre il record dei Suns di tiri da tre realizzati in partite consecutive, segnando almeno una tripla in dieci partite consecutive dal 2 al 19 gennaio 2004.[11]
Dopo i primi due anni, conclusi con 7,9 e 7,0 punti a partita, nella stagione 2005-06 acquista un ruolo di primaria importanza nella squadra di coachMike D'Antoni,[6] che gli affida il ruolo di cambio dell'MVPSteve Nash. Il brasiliano chiuse la stagione a 13,1 punti di media. Alla fine della stagione firmò il prolungamento del suo contratto con cui andò a guadagnare 33 milioni di dollari in 5 anni.
Nell'anno successivo migliorò ulteriormente le sue statistiche (18,1 punti, 2,7 rimbalzi e 4,0 assist in 32,7 minuti a gara) e ricette così il premio di NBA Sixth Man of the Year Award.[12]
Il 20 febbraio 2009 segnò il proprio career-high di punti mettendone a segno 41 nel netto successo per 140-118 contro gli Oklahoma City Thunder.[13]
Il 28 marzo 2010 diventa il terzo giocatore dei Suns a raggiungere il traguardo delle 700 triple dopo Steve Nash e Dan Majerle.[11]
Il 18 agosto 2011, durante il Lockout NBA 2011-2012, firma con il Flamengo facendo così ritorno in Brasile.[15] Ha tuttavia inserito nel suo contratto una clausola che gli avrebbe permesso di tornare in NBA alla fine del Lockout.[15]
Indiana Pacers (2012)
Durante la stagione 2011-12 (esattamente il 16 marzo 2012) viene ceduto agli Indiana Pacers in cambio di una futura seconda scelta al draft.[16] Qui ritrova il suo ex compagno di squadra ai tempi dei SunsLou Amundson. Barbosa si integrò molto bene negli schemi dell'allenatore dei Pacers Frank Vogel tenendo di media 8,9 punti a partita con gli stessi Pacers che alla fine della stagione regolare arrivarono terzi a est raggiungendo così i playoffs. Dopo aver eliminato per 4-1 gli Orlando Magic al primo turno, al secondo dei playoffs i Pacers si trovarono contro i Miami Heat di LeBron James, Dwyane Wade e Chris Bosh. Gli Indiana Pacers, nonostante non avessero giocato male, si dovettero arrendere agli Heat perdendo la serie per 4-2.
Stagione 2012-2013: Boston Celtics e Washington Wizards
Il 18 ottobre 2012 viene ingaggiato dai Boston Celtics, con cui firmò un contratto annuale al minimo salariale (circa 1 milione di $).[17] A metà stagione si lesiona il legamento crociato anteriore ed è costretto a saltare il resto delle gare.[18] Il 21 febbraio venne ceduto ai Washington Wizards assieme al compagno Jason Collins in cambio di Jordan Crawford.[19][20] Infortunato, non scese mai in campo[21] per gli Wizards e a fine stagione si ritrovò senza contratto.
Il breve ritorno in Brasile: Pinheiros (2013)
Tornò in Brasile per continuare la riabilitazione, si accorda con una squadra locale per potersi allenare e rientrare gradualmente al basket giocato, ritrovando pian piano la forma.
Ritorno in NBA (2014-2017)
Di nuovo a Phoenix (2014)
Completamente ristabilito, l'8 gennaio 2014 tornò a vestire la casacca nº 10 dei Phoenix Suns. Tuttavia, nonostante non stesse giocando male, il 5 marzo 2014, durante la partita persa in casa per 104-96 contro i Los Angeles Clippers,[22] si fratturò la mano destra, dovendo così terminare anzitempo la sua stagione.[23]
Golden State Warriors e la vittoria dell'anello (2014-2016)
Il 10 settembre 2014 passa ai Golden State Warriors, con cui firmò un contratto annuale.[24] Nella stagione 2014-15 mantenne una media di 7,1 punti a partita, rivelandosi un'ottima alternativa per la franchigia della baia dalla panchina. Il 16 giugno 2015 si laurea campione NBA con i Golden State Warriors battendo in finale i Cleveland Cavaliers per 4-2 alla Quicken Loans Arena. È il suo primo anello in carriera, a cui ha contribuito con un 38% da tre punti.[7]
L'anno successivo gli Warriors dopo aver concluso la regular season con un record 73-9 (migliore nella storia NBA), ai play-off incontrarono molte difficoltà contro gli Oklahoma City Thunder nelle finali di Conference in cui andarono sotto 3-1, salvo poi recuperare e vincere la serie 4-3. Nelle NBA Finals i gialloblù riaffrontarono i Cleveland Cavaliers; tuttavia questa volta a prevalere furono i Cavs che nonostante fossero andati sotto per 3-1 nella serie, rimontarono la serie vincendo 4-3.[26] Ciònonostante Barbosa fu uno dei migliori giocatori di Golden State.
Terzo ritorno ai Phoenix Suns (2016-2017)
Alla fine della stagione i Golden State Warriors firmarono il migliore free agent dell'estate ovvero Kevin Durant. Perciò gli Warriors dovettero liberare spazio salariale per poter acquistare Durant, e per questo Barbosa non venne rifirmato dalla franchigia della baia. Il 20 luglio 2016 Barbosa tornò per la terza volta ai Phoenix Suns con cui firmò un contratto biennale da 8 milioni di dollari.[27][28] Questa volta, a differenza delle altre 2, non indossò la casacca nº 10 ma bensì la nº 19. Nella gara persa in trasferta per 119-98 in data 29 dicembre 2016 contro i San Antonio Spurs, Barbosa giocò la sua 517ª partita con i Suns, diventando così il decimo giocatore con più presenze nella storia della squadra dell'Arizona.[29][30] Alla fine della stagione Barbosa (esattamente il 3 luglio 2017) venne tagliato dai Suns, nonostante avesse un altro anno di contratto.[31][32]
Ritorno in Brasile (2017-)
Franca (2017-2018)
Il 20 novembre 2017 torna in patria, dopo 14 anni di NBA, firmando con il Franca.[33] Dopo 12 partite giocate in un anno lascia il club.[4]
Dal 2002 è membro fisso della Nazionale brasiliana con la quale ha partecipato ai Mondiali giocato negli Stati Uniti lo stesso anno.[35] Ha partecipato a molti tornei con la selezione brasiliana come 4 Mondiali (2006, 2010, 2014, 2018),[35] 3 campionati americani (2005, 2007, 2009)[35] e 2 Olimpiadi (2012, 2016 in casa).[35][36] Ai campionati americani 2007 è stato il migliore marcatore del torneo con 21,8 punti di media,[37] per quanto nella brutta uscita ai quarti di finale (sconfitta per 113-76) contro gli Stati Uniti futuri campioni avesse segnato solo 4 punti.[38]
Nel settembre 2018, nonostante fosse ormai 36enne, e fuori dal giro della NBA da ormai un anno, ha dichiarato di volere continuare a rappresentare il Brasile.[39]
^abcdNBA.com : Leandro Barbosa Bio Page, su nba.com, 2 dicembre 2010. URL consultato il 7 marzo 2019 (archiviato dall'url originale il 2 dicembre 2010).