Henriksen nacque a Manhattan, New York, da famiglia povera. Suo padre era un pescatore e pugilenorvegese, James Henriksen, soprannominato "Icewater", che passò la maggior parte della sua vita in mare. La madre di Henriksen, Margueritte Werner, lottò per trovare lavoro come istruttrice di ballo, cameriera e modella.[1][2] I suoi genitori divorziarono quando aveva solo due anni e fu affidato alla madre. Crescendo si trovò spesso nei guai nelle scuole che frequentò, e conobbe anche il riformatorio.
Henriksen abbandonò la scuola e se ne andò da casa all'età di dodici anni: rimase analfabeta fino all'età di trent'anni, quando imparò a leggere sui copioni cinematografici.[3] Passò gran parte della propria adolescenza come teppistello di strada a New York. Viaggiando sui treni merci attraverso il Paese, fu anche arrestato per reati minori come il vagabondaggio: fu durante questo periodo che strinse una forte e duratura amicizia con James Cameron e Bruce Kenselaar.
Henriksen finalmente usò il proprio talento artistico con il suo primo lavoro: dipingere scenari teatrali. In effetti, la prima partecipazione ad una pièce teatrale l'ottenne proprio perché ne aveva dipinto le scene. Appena trentenne si diplomò all'Actors Studio e cominciò a recitare nei teatri Off-Broadway di New York.[4] La sua prima partecipazione ad un film arrivò nel 1972 con It Ain't Easy : da lì in poi iniziò a ricoprire piccoli ruoli in film di ogni genere, da Quel pomeriggio di un giorno da cani (1975) a La maledizione di Damien (1978). Interpretò anche l'astronautaWalter Schirra in Uomini veri (1983) e l'attore Charles Bronson nel film televisivo biografico Reason for Living: The Jill Ireland Story.
Nel 1981 iniziò il suo sodalizio artistico con James Cameron prendendo parte al suo film d'esordio Piraña paura (1981). Quando Cameron stava scrivendo la sceneggiatura di Terminator (1984), originariamente pensava ad Henriksen nel ruolo del Terminator.[5] Cameron si spinse a tal punto da disegnare un'immagine del Terminator con il volto di Henriksen, e si presentò con l'attore vestito come il personaggio alla riunione dell'Orion Pictures[6]. La produzione però scelse alla fine Arnold Schwarzenegger, e lasciò a Henriksen il piccolo ruolo del detective Hal Vukovich. Henriksen probabilmente è meglio conosciuto per il suo ruolo dell'androide Bishop del film Aliens - Scontro finale (1986), ripreso poi in Alien³ (1992). L'attore ritornò ancora nella saga aliena con il ruolo di Charles Bishop Weyland, l'uomo su cui l'androide venne basato, nel film Alien vs. Predator (2004). Nel 1989 partecipò al film La casa 7.
Nel 1996 Henriksen fu protagonista della serie televisiva Millennium, creata e prodotta da Chris Carter, il creatore di X-Files. In questa interpretò Frank Black, agente dell'FBI che possiede l'abilità unica di vedere nella mente degli assassini. Carter creò il ruolo espressamente per l'attore. Il ruolo fruttò a Henriksen il favore della critica, una candidatura al People's Choice Award come miglior attore televisivo maschile e tre consecutive candidature ai Golden Globe per lo stesso motivo. La serie fu cancellata nel 1999, e la figlia di Henriksen, Alcamy, apparve non accreditata in un episodio.
Tre personaggi sono stati scritti appositamente per Henriksen, sebbene l'attore sia riuscito a interpretarne solo uno: per lui James Cameron scrisse Terminator, Chris Carter creò il Frank Black di Millennium e infine Victor Salva scrisse Jeepers Creepers - Il canto del diavolo (2001), pensando all'attore nel ruolo del "Creeper", ricoperto poi invece da Jonathan Breck.
Negli ultimi anni Henriksen è stato attivo nel campo del doppiaggio, dando la sua voce caratteristica a molti personaggi d'animazione e di videogiochi. Nel Tarzan della Walt Disney (1999), e nel suo sequel in home video, Henriksen ha dato la voce al personaggio di Kerchak, la scimmia che fa da padre a Tarzan, e all'alieno malvagio Brainiac in Superman: Brainiac Attacks (2006). Ha dato la voce a Molov nel videogioco Red Faction II (2002) e ha contribuito ai videogiochi Run Like Hell2002, titolo della serie Gun (2005), e Four Horsemen of the Apocalypse (2004) poi cancellato[8]. Ha partecipato al gioco di ruolo Mass Effect (2007) dando la voce all'Ammiraglio Hackett dello Human Systems Alliance. Inoltre Henriksen ha fatto da speaker nei video promozionali di internet della PlayStation 3.
Nel 2005 è stato la voce di Andrei Rublev in IGPX, di Cartoon Network. Recentemente ha dato la voce a Lockdown nella serie animata Transformers. Nel 2007 ha interpretato nel film horror Caccia al ragno assassino il perfido dottor Lecorpus. Nonostante la lunga carriera d'attore Henriksen ha ripreso il suo lavoro artistico: dal 2017, infatti, è online un suo e-commerce dove vende oggettistica in argilla, creata da lui stesso[9].
1998 – Candidatura al Golden Globe per miglior performance di un attore in una serie TV per Millennium
1999 – Candidatura al Golden Globe per miglior performance di un attore in una serie TV per Millennium
2006 – Premio della giuria come miglior attore non protagonista all'Austin Fantastic Fest per il film Abominable
2009 – Premio alla carriera dell'"Academy of Science Fiction, Fantasy & Horror Films"
Doppiatori italiani
Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Lance Henriksen è stato doppiato da:
Ennio Coltorti in Millennium, X-Files, Scream 3, Alien vs. Predator, Supernova, Castle, Good Day for it, Memphis Beat, Legends of Tomorrow
Michele Gammino in Doppio taglio, Il buio si avvicina, Johnny il bello, Ceneri alle ceneri - Pumpkinhead 3, Caccia al ragno assassino, Criminal Minds, Garm Wars - L'ultimo druido
Massimo Foschi in Aliens - Scontro finale, Gli occhi del delitto, Senza tregua
Romano Malaspina in Quel pomeriggio di un giorno da cani, Alien³ (Bishop I), The Mangler 2
Renato Cortesi in Quinto potere, Madhouse, NCIS - Unità anticrimine
^ Sue Myatt, Short Early Biography of Lance Henriksen, Lance Henriksen Magic, 6 febbraio 2004. URL consultato il 9 luglio 2007 (archiviato dall'url originale il 17 giugno 2007).
^ Mentre Paxton è stato ucciso da tutte e tre le creature protagoniste, Henriksen è stato sì ucciso dal Terminator e dal Predator ma non da un Alien: la Regina Aliena, nel secondo film, divide a metà il corpo di Bishop, ma questi non muore.
^ Fran Mirabella, Four Horsemen of the Apocalypse, IGN, 29 ottobre 2002. URL consultato il 1º dicembre 2006 (archiviato dall'url originale il 17 ottobre 2007).