Kurt Krenn
Kurt Krenn (Neustift im Mühlkreis, 28 giugno 1936 – Gerersdorf, 25 gennaio 2014) è stato un vescovo cattolico austriaco.[1] BiografiaKurt Krenn nacque a Rannariedl, nel comune di Neustift im Mühlkreis, Alta Austria, il 28 giugno 1936 ed era il secondo dei sei figli di Karl e Leopoldine Krenn. Il 2 luglio 1936 venne battezzato nella chiesa di Rannariedl. Suo padre, l'insegnante Karl Krenn, morì nella seconda guerra mondiale il 6 agosto 1944. Nel 1945 la famiglia si trasferì a Oberkappel. Formazione e ministero sacerdotaleDal 1945 al 1947 frequentò la scuola elementare di Oberkappel e dal 1947 al 1954 studiò al Realgymnasium dell'abbazia di Schlierbach. Nel 1954 entrò nel seminario di Linz. Dal 1955 al 1965 studiò filosofia e teologia alla Pontificia Università Gregoriana e diritto canonico alla Pontificia Università Lateranense. Il 7 ottobre 1962 fu ordinato presbitero per la diocesi di Linz nella chiesa di Sant'Ignazio di Loyola in Campo Marzio a Roma e successivamente operò nella parrocchia di Capena, vicino a Roma. Compì ulteriori studi all'Università di Tubinga dal 1965 al 1966 e all'Università Ludwig Maximilian di Monaco dal 1966 al 1967. Dal 1966 al 1970 lavorò come assistente del professor Wilhelm Keilbach presso la facoltà teologica dell'Università Ludwig Maximilian di Monaco. Dal 1970 al 1975 fu professore di filosofia all'Università Privata Cattolica di Linz. Nel 1975 venne nominato professore ordinario di teologia sistematica presso la Facoltà teologica cattolica dell'Università di Ratisbona. Ministero episcopaleIl 3 marzo 1987 papa Giovanni Paolo II lo nominò vescovo ausiliare di Vienna e titolare di Aulona. Ricevette l'ordinazione episcopale il 26 aprile successivo dall'arcivescovo metropolita di Vienna Hans Hermann Groër, coconsacranti il vescovo di Linz Maximilian Aichern e l'amministratore apostolico di Leopoli Marian Jaworski. Anche prima delle sue prime dichiarazioni pubbliche ci furono proteste contro la sua nomina che crebbero nel contesto della sua ordinazione episcopale e portarono alla fondazione della rivista critica Kirche intern führten. Fu vicario episcopale per l'arte, la cultura e la scienza. Espresse sostegno al culto di Andrea Oxner da Rinn che secondo dati non provati storicamente fu uno dei martiri cristiani uccisi dagli ebrei durante il Medioevo e venerato come beato dal 1755 al 1994.[2] L'11 luglio 1991 papa Giovanni Paolo II lo nominò vescovo di Sankt Pölten. Prese possesso della diocesi il 15 settembre successivo. Fu presidente della commissione delle finanze e delegato per lo sport della Conferenza episcopale austriaca. Inoltre, fu un gradito ospite nei media e spesso apparve in talk show e tavole rotonde di stazioni televisive tedesche e austriache. Supervisionò una colonna del quotidiano austriaco Kronen Zeitung con lo pseudonimo di Christianus. In quelle sedi mise in guardia contro l'"Islamizzazione dell'Europa", dichiarò che la ragione è "non il lignaggio di quella religione" e che "il terrorismo ha sempre qualcosa a che fare con l'Islam".[3] Allo stesso modo, con veemenza condannò l'aborto e il divorzio. Parlò positivamente di Jörg Haider, l'ex presidente del Partito della Libertà Austriaco. Rifiutò le richieste del gruppo progressista Kirchenvolks-Begehren che valutò "semplicemente non cattoliche".[4] Inoltre si disse contrario all'ammissione delle ragazze tra i ministranti.[5] Nel 1995 nella sua diocesi istituì la comunità di San Giuseppe e chiamò in diocesi i Servi di Gesù e Maria e i membri dell'Opus Sanctorum Angelorum, un movimento spirituale fondato dal mistico Gabriele Bitterlich che tra le altre cose promuove "l'adorazione dei santi angeli nella Chiesa".[6] Nell'autunno del 2003 scoppiò uno scandalo nel seminario diocesi di Sankt Pölten. Diversi sacerdoti vennero accusati di aver scaricato dal web materiale pedopornografico. Inoltre, ci sono furono voci di relazioni omosessuali in seminario, successivamente confermate.[7] A causa dello scandalo e della reazione controversa di monsignor Krenn, che descrisse gli eventi del seminario come "stupide ragazzate", la Santa Sede nominò monsignor Klaus Küng, vescovo di Feldkirch, visitatore apostolico con il compito di compiere delle indagini. L'11 agosto 2014 il seminario venne temporaneamente chiuso con decreto di monsignor Krenn e "in accordo con il visitatore apostolico e la Congregazione per l'educazione cattolica". Il 29 settembre 2004 papa Giovanni Paolo II accettò la sua rinuncia al governo pastorale della diocesi. Gli succedette monsignor Klaus Küng. Dopo le sue dimissioni, si ritirò dalla vita pubblica anche a causa di problemi di salute. Morì nell'infermeria del monastero dei servi dell'Immacolata a Gerersdorf, vicino a Sankt Pölten, dove era stato curato negli ultimi anni, il 25 gennaio 2014 dopo una lunga malattia.[8][9] È sepolto nella tomba dei vescovi nel duomo di Sankt Pölten. Opere
Genealogia episcopale e successione apostolicaLa genealogia episcopale è:
La successione apostolica è:
OnorificenzeNote
Bibliografia
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