Karel Schwarzenberg
Karel Schwarzenberg (nome completo Karl Johannes Nepomuk Josef Norbert Friedric Antonius Wratislaw Mena, Prinz zu Schwarzenberg; Praga, 10 dicembre 1937 – Vienna, 12 novembre 2023[1]) è stato un politico, nobile e imprenditore ceco, con doppia cittadinanza ceca e svizzera. Fu ministro degli esteri della Repubblica Ceca. Ricoprì lo stesso incarico una prima volta dal 9 gennaio 2007 all'8 maggio 2009 e, dal gennaio al maggio 2009, fu presidente di turno del Consiglio dell'Unione europea. Biografia
Nacque nel 1937, secondo di quattro figli, nella famiglia principesca degli Schwarzenberg, una dinastia cattolica, figlio del principe Carlo VI di Schwarzenberg (1911–1986) e della principessa Antonie zu Fürstenberg (1905–1988). Nel 1948 dovette lasciare la Cecoslovacchia al seguito dei genitori, che vi possedevano nel 1947 undici castelli e 30.000 ettari di terreni. Nel 1960 Schwarzenberg fu adottato da Enrico, fratello minore di Giuseppe III, divenendo in seguito Capo delle due Case di Schwarzenberg. Nel 1967 sposò (div. 1988, risposati 2008) la contessa Therese von Hardegg auf Glatz und im Machlande (Vienna 17 febbraio 1940) ed ebbe tre figli:
Schwarzenberg era un albergatore e selvicoltore e risiedette a suo piacimento in Svizzera, nell'avito castello di Scheinfeld in Media Franconia, nel castello di Orlík nad Vltavou in Boemia, nel castello Obermurau in Stiria, a Praga o nel Palazzo Schwarzenberg a Vienna. Egli si definiva un Mitteleuropeo con passaporto svizzero[3]. Si occupò anche di editoria e fu fino al 2007 il principale azionista del settimanale ceco Respekt, del quale continuò a possedere una quota di minoranza[4]. Secondo la rivista economica "Bilanz", Schwarzenberg disponeva di un patrimonio di circa 200 milioni di franchi svizzeri[3]. In qualità di capo della Casa principesca di Schwarzenberg, era noto come Seine Durchlaucht Fürst zu Schwarzenberg, Graf zu Sulz, gefürsteter Landgraf im Kleggau und Herzog zu Krummau (Sua Altezza Serenissima Principe di Schwarzenberg, conte di Sulz, langravio principesco in Kleggau e duca di Krummau). PoliticaNegli anni sessanta, Schwarzenberg fu attivo nella politica austriaca dove lavorò insieme a Hermann Withalm e a Josef Klaus alla riforma del Partito Popolare Austriaco, che alle elezioni nazionali del 1966 ottenne la maggioranza assoluta. Schwarzenberg appoggiò la resistenza cecoslovacca contro il regime comunista. Dopo la repressione della Primavera di Praga, si schierò con gli esponenti dell'opposizione e si impegnò per la protezione internazionale dei diritti umani. In particolare, dal 1984 al 1991, fu presidente della Federazione internazionale di Helsinki per i diritti umani. Nel 1986 fondò a Scheinfeld il centro di documentazione per sostenere la letteratura cecoslovacca indipendente denominato "Dokumentationszentrum zur Förderung der unabhängigen tschechoslowakischen Literatur". Nel 1989 ricevette insieme a Lech Wałęsa il premio per i diritti umani del Consiglio d'Europa. Dopo la "rivoluzione di velluto" rientrò a Praga, divenendo consigliere del presidente Václav Havel dal 1990 al 1992. Nel novembre del 2004 venne eletto al Senato Ceco tra le file dell'Unione della Libertà-Unione democratica (US-DEU). Nell'ambito del suo impegno per la protezione dei diritti umani, fece scalpore nel 2005 la sua espulsione da Cuba dove voleva incontrare dissidenti. Il 9 gennaio 2007 fu nominato ministro degli Esteri nel secondo governo Topolánek, dopo aver vinto l'opposizione del presidente Václav Klaus, che aveva messo in dubbio la sua lealtà alla Repubblica Ceca per gli stretti legami con l'Austria. L'8 maggio 2009, a seguito della mancata fiducia in parlamento, il Governo Topolánek si dimise. Al principe di Schwarzenberg succedette come ministro degli esteri e presidente del Consiglio europeo Jan Kohout. Ascendenza
OnorificenzeOnorificenze cecheOnorificenze straniere
Note
Altri progetti
Collegamenti esterni
|
Portal di Ensiklopedia Dunia