Kōstas Karamanlīs
Kōstas Karamanlis (in greco: Κώστας Καραμανλής), all'anagrafe Kōnstantinos Alexandrou Karamanlīs (IPA: [konstaˈdinos aˈleksanðru karamanˈlis]) (in greco Κωνσταντίνος Αλεξάνδρου Καραμανλής?; Atene, 14 settembre 1956) è un politico greco, primo ministro della Grecia dal 10 marzo 2004, a seguito della vittoria del suo partito alle elezioni del 7 marzo, fino al 3 settembre 2009[1], quando ha rassegnato le dimissioni al presidente della Repubblica Karolos Papoulias. Egli è stato leader del partito di centrodestra Nuova Democrazia, fondato dal suo omonimo zio Kōnstantinos Karamanlīs. BiografiaKōstas Karamanlīs si è laureato in giurisprudenza all'Università di Atene. Ha completato i suoi studi alla Tufts University. Dal 1974 al 1979 fu membro della sezione giovanile del partito Nuova Democrazia. Ha scritto un libro dal titolo "Eleftherios Venizelos e le Relazioni Estere della Grecia negli anni 1928-32". Nel 1998 sposò Natasa Pazaiti, segretaria del suo ufficio politico a Salonicco. Dalle nozze nacquero due gemelli (un maschio e una femmina). Carriera politicaNel 1989 fu eletto per la prima volta deputato nel collegio elettorale di Salonicco. Nel 1997 assunse la carica di leader del partito di Nuova Democrazia in sostituzione di Miltiadīs Evert che era stato sconfitto alle elezioni legislative dell'anno precedente. Dal 1999 al 2006 ha ricoperto la carica di presidente del Partito Popolare Europeo. Nel maggio del 2000 l'allora deputato di Nuova Democrazia, Giorgio Karatzaferis, in un'intervista concessa al quotidiano Eleftheros Typos[2], accusò Karamanlīs di aver perso le precedenti elezioni legislative perché "irretito" da Arīs Spīliōtopoulos, al tempo capo dell'ufficio stampa del partito. Il deputato, che nell'intervista aveva usato toni alquanto salaci, fu espulso dal partito. La vicenda ebbe un'eco sarcastica sulla stampa turca. Karamanlīs guidò il suo partito alla vittoria elettorale del 7 marzo 2004 divenendo Primo ministro della Grecia. Agli inizi del 2006 emerse che le conversazioni su cellulare di Karamanlīs e di altri eminenti personaggi politici erano state intercettate dalla Vodafone. Nell'agosto del 2007 rimise il mandato nelle mani del capo dello stato in seguito a critiche sul modo con cui era stato affrontato il problema degli incendi che avevano devastato vaste zone della Grecia soprattutto nella zona dell'Elide e dell'antica Olimpia Le elezioni che erano state fissate per la domenica del 16 settembre 2007 furono vinte da Nuova Democrazia e Karamanlīs fu riconfermato nel suo incarico di Primo ministro. Il nuovo governo di Karamanlīs, dura circa due anni quando il Primo ministro uscente, chiede al Capo dello Stato Karolos Papoulias di sciogliere il Parlamento e chiedere nuove elezioni per le riforme correnti. Alle elezioni anticipate del 6 ottobre 2009 viene però sconfitto dal PASOK guidato da George Papandreou che gli succede a capo del governo. Il 30 novembre 2009, dopo la netta sconfitta elettorale, si dimette da presidente di Nuova Democrazia. Gli succede Antōnīs Samaras. Composizione del 1º governo Karamanlīs (2004 - 2007)
Variazioni
Compagine ministeriale del 2º governo Karamanlīs (2007 - 2009)
Note
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