Julos Beaucarne
Julos Beaucarne, pseudonimo di Jules Beaucarne, (Écaussinnes, 27 giugno 1936 – Beauvechain, 18 settembre 2021) è stato un poeta, cantante e attore belga, padre del direttore della fotografia Christophe Beaucarne. Julos era noto per la sua attività di cantastorie e anche di scultore[1][2]. (FR)
«Anarchiste, je le suis jusque dans la moelle de mes os ! Anarchiste, selon moi ça veut dire (IT)
«Anarchico, lo sono nel profondo delle mie ossa! Anarchico, secondo me, significa BiografiaNato nel 1936, studia al College Saint-Vincent di Soignies. Tra il 1961 e il 1966 fu attore a Bruxelles (soprattutto al Rideau de Bruxelles e al Théâtre de l'Alliance). Beaucarne registrò il suo primo 45giri nel 1964 e il suo primo 33giri nel 1967, Julos sings Julos. Da allora sfornò circa un album ogni due anni. L'omicidio di sua moglie Loulou (Louise-Hélène France) nel 1975 cambiò il suo stile, che si fece più umanista. La notte in cui lei fu uccisa scrisse una lettera aperta analizzando le colpe della società che aveva messo l'arma nelle mani degli assassini, insieme a un invito a "...riforestare l'anima umana... con amore, amicizia e persuasione...". Dopo questa tragedia, viaggiò molto, in particolare in Québec, e rafforzò i suoi legami con la cultura dei cantanti francofoni. Alla morte di re Baldovino, fu scelto come testimonial nazionale per cantare un tributo al re appena defunto. Fu nominato cavaliere nel luglio 2002 da re Alberto II. Firmò il Manifesto per la cultura vallone nel 1983. Musicò poesie di autori belgi (soprattutto Max Elskamp) e non, dando tra l'altro vita alle canzoni Je ne songeais pas à Rose (Victor Hugo), Je fais souvent ce rêve étrange (Paul Verlaine). Beaucarne firmò la musica del film La Terre n'est pas une poubelle (1996). DiscografiaAlbums studio
Albums dal vivo
Filmografia
Note
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