Joan Mondale
Joan Adams, coniugata Mondale (Eugene, 8 agosto 1930 – Minneapolis, 3 febbraio 2014), è stata un'artista e politica statunitense, Second lady degli Stati Uniti d'America dal 1977 al 1981, in quanto moglie del Vicepresidente Walter Mondale durante l'amministrazione di Jimmy Carter. BiografiaPrimi anni e famigliaNata nell'Oregon, Joan Adams era figlia di un ministro presbiteriano[1], il reverendo John Maxwell Adams, e di sua moglie Eleanor Jane Hall[2]. Joan e le sue due sorelle si trasferirono con la famiglia numerose volte durante l'infanzia, per via degli impegni del padre[3]. La ragazza frequentò una scuola quacchera[4] e il college a Saint Paul, nel Minnesota[3]. Successivamente lavorò presso il Museum of Fine Arts di Boston e il Minneapolis Institute of Art[1]. Nel 1955 sposò l'avvocato Walter Mondale, conosciuto in un appuntamento al buio[1][3][5]. La coppie ebbe tre figli:
Vita pubblica![]() Nel 1964, Walter Mondale venne nominato al Senato degli Stati Uniti in sostituzione di Hubert Humphrey. Vi restò per i successivi dodici anni, fin quando venne eletto Vicepresidente degli Stati Uniti d'America. Joan divenne così la Second lady degli Stati Uniti d'America, succedendo ad Happy Rockefeller. I Mondale furono la prima coppia a vivere nella residenza del Number One Observatory Circle[6], che era stata voluta da Happy Rockefeller[7]. Fu un'accanita sostenitrice dell'Equal Rights Amendment, a favore del quale si espresse in più occasioni pubbliche[2]. Esercitò numerose pressioni politiche per aumentare i finanziamenti ai programmi per le arti pubbliche[3]. Nel 1984, Walter Mondale si aggiudicò la nomination del Partito Democratico per le presidenziali del 1984. Come candidata al ruolo di First Lady, Joan Mondale affermò nel corso di un'intervista a Maureen Dowd sul New York Times che non avrebbe mai parlato di cucina o moda durante la campagna elettorale; tuttavia, quando questo suo rifiuto divenne un'arma nelle mani degli avversari politici del marito, Joan pubblicò il libro di ricette The Mondale Family Cookbook, definendosi una "moglie, madre e sostenitrice tradizionale"[8]. Walter Mondale perse le elezioni contro il Presidente in carica Ronald Reagan e i Mondale tornarono in Minnesota, dove vissero fino a quando Walter venne nominato ambasciatore degli Stati Uniti in Giappone sotto l'amministrazione Clinton (1993-1996). L'impegno artisticoPer tutto il corso della sua vita, Joan Mondale fu un'artista e mecenate. Il suo prolifico impegno a sostegno del mondo artistico le valse il soprannome di "Joan of Art" ("Giovanna d'Arte")[3][4][9]. Ceramista affermata, studiò arte al college e lavorò come gallerista. Una volta trasferitasi a Washington per via degli impegni politici del marito, si occupò di condurre visite guidate alla National Gallery of Art come volontaria[1][3]. Nel 1972 scrisse il libro Politics in Art, in cui prendeva in esame il significato politico di alcune opere d'arte e l'influenza reciproca tra i due temi[10]. In seguito, insieme all'amica Ellen Proxmire (moglie del senatore William Proxmire), gestì la Washington Whirl-Around, una compagnia di tour guidati nella capitale[1][11][12][13]. ![]() Durante gli anni da Second Lady, trasformò il palazzo vicepresidenziale in un'importante vetrina per l'arte nazionale, esponendo opere di artisti come Robert Rauschenberg, Edward Hopper, Louise Nevelson e Ansel Adams. In questo periodo fu anche presidentessa del Federal Council on the Arts and the Humanities[4][14]. Quando suo marito svolgeva il ruolo di ambasciatore statunitense in Giappone, Joan Mondale promosse con entusiasmo lo scambio interculturale tramite l'arte; decorò l'ambasciata con dipinti di artisti americani e organizzò dei tour con guide bilingue. Studiò l'arte nipponica[3] e regalò al sindaco di Kyoto una ciotola di ceramica che aveva realizzato lei stessa secondo lo stile tradizionale Mashiko[4]. Nel 1998 pubblicò il libro Letters From Japan, una raccolta di saggi sulla sua esperienza all'estero[2]. Tornata nel Minnesota, Joan Mondale continuò a produrre le sue ceramiche e a promuovere le arti. Fu membro di svariati consigli di amministrazione, tra cui l'Orchestra del Minnesota, il Walker Art Center, il Macalester College e la National Portrait Gallery. Nel 2004, il Textile Center di Minneapolis inaugurò uno spazio espositivo in suo onore, la "Joan Mondale Gallery"[15]. Dal 2005 al 2010 fu anche membro della Citizens' Stamp Advisory Committee per lo United States Postal Service[3][16]. MorteIl 2 febbraio 2014, la famiglia Mondale diramò l'annunciò che Joan era stata ricoverata in una struttura sanitaria a causa della malattia di Alzheimer che l'aveva colpita[17]. Morì il giorno seguente, all'età di 83 anni[18][19]. I suoi resti furono cremati[20]. Opere
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