Jermaine Pennant
Jermaine Lloyd Pennant (Nottingham, 15 gennaio 1983) è un ex calciatore inglese, di ruolo centrocampista. Considerato, in giovane età, una promessa del calcio inglese[1][2], la discontinuità di rendimento, legata ad un carattere controverso ne hanno impedito l'ascesa.[1] Possiede la cittadinanza giamaicana, grazie alle origini del padre.[3] Caratteristiche tecnicheParagonato a Aaron Lennon e Theo Walcott per prestanza fisica e doti tecniche[4][5], agisce prevalentemente da ala destra.[4] Nel 2001 è stato inserito nella lista dei migliori calciatori stilata da Don Balón.[6] In possesso di ottime doti tecniche[1][5][7], che abbinate a una discreta rapidità nei movimenti[8] gli consentono di saltare con facilità il diretto avversario[8], predilige allargarsi sull'esterno per poi tentare il cross verso i compagni.[8] CarrieraClubIniziDopo essersi messo in mostra tra le giovanili del Notts County[9], nel 1999 l'Arsenal decide di acquistarne il cartellino, cedendo 2 milioni di sterline al Notts County in cambio delle prestazioni del ragazzo[9][10], ancora quindicenne. Esordisce con i Gunners il 30 novembre 1999, subentrando al 73' al posto di Tommy Black contro il Middlesbrough in Football League Cup[11], diventando - all'età di 16 anni e 319 giorni - il calciatore più giovane ad aver mai indossato la maglia dell'Arsenal[12][13], superando di un giorno il precedente record appartenuto a Gerry Ward, che durava dal 1953.[12] Il record verrà poi in seguito superato anni dopo da Fàbregas.[14] Il 30 ottobre 2001 esordisce in Champions League contro lo Schalke 04, sostituendo Nwankwo Kanu al 33' della seconda metà di gioco.[15] Il 7 maggio 2003, in una delle sole 5 partite disputate in campionato, segna una tripletta nel 6-1 contro il Southampton; saranno le sue uniche marcature con l'Arsenal, peraltro segnate in condizione di postumi dell'ubriachezza, come rivelato in un'intervista del novembre 2018.[16] Successivamente, complici i dissidi con Wenger - stanco dei suoi continui ritardi agli allenamenti, uniti a vari problemi disciplinari[17][18] - il 31 gennaio 2005 passa in prestito al Birmingham City.[19] Il 2 aprile 2005 diventa il primo calciatore nella storia del campionato inglese a disputare un incontro con un bracciale elettronico alla caviglia.[20] L'esterno era stato rilasciato in libertà vigilata dopo aver scontato un mese di carcere per guida in stato di ebbrezza.[21][22] Liverpool e il passaggio in SpagnaIl 26 luglio 2006 passa al Liverpool in cambio di 6.7 milioni di sterline (fino a un massimo di 8 milioni, legati a vari bonus), firmando un quadriennale.[23] Esordisce con i Reds il 9 agosto contro il Maccabi Haifa, partita valida per l'accesso alla fase finale di Champions League.[24] Prima scelta nello scacchiere tattico di Benítez, si renderà autore di un'ottima stagione[25], contribuendo al cammino in Europa dei Reds, concluso con la sconfitta subita in finale ad opera del Milan, in cui viene nominato - nonostante la sconfitta - migliore in campo.[26] L'anno seguente, complice una frattura da stress riportata alla tibia destra (infortunio che si portava dietro da inizio stagione), a novembre è costretto a operarsi[27], saltando gran parte della stagione. Nel 2008 viene messo fuori rosa da Rafael Benítez per aver saltato una sessione di allenamento.[28] Il 9 luglio 2009 - dopo aver trascorso sei mesi in prestito al Portsmouth - si accorda per tre stagioni con il Real Saragozza.[29] Esordisce nella Liga il 29 agosto contro il Tenerife.[30] Il 24 febbraio 2010, presentatosi nuovamente in ritardo agli allenamenti, viene multato dalla società e relegato ai margini della squadra.[31] Stoke CityIl 31 agosto 2010 passa in prestito per quattro mesi allo Stoke City.[32] Esordisce con i Potters il 13 settembre contro l'Aston Villa al Britannia Stadium, subentrando al 65' al posto di Marc Wilson.[33] Il 29 dicembre 2010 i Potters acquistano il cartellino del giocatore in cambio di 1.7 milioni di sterline, più uno di bonus.[34] Complici i vari problemi disciplinari (verrà tra l'altro multato dalla società in più occasioni per aver infranto il coprifuoco alla vigilia di alcune sfide importanti[35]), la stagione successiva viene spesso relegato in panchina da Tony Pulis, agendo prevalentemente da subentrato.[36] Fuori dai progetti tecnici della società, il 12 ottobre 2012 passa in prestito al Wolverhampton per sopperire alle assenze per infortunio degli esterni della rosa.[37] Terminato il prestito, trascorre gli ultimi sei mesi rimanenti di contratto ai margini della prima squadra. Il 18 giugno 2013 - sotto richiesta del nuovo tecnico Mark Hughes[38] - trova un nuovo accordo di una stagione con la società, con opzione di rinnovo per un ulteriore anno.[39] Non riuscendo a trovare spazio in rosa, il 25 gennaio 2014 rescinde consensualmente il contratto che lo legava ai Potters.[40] Le esperienze all'esteroIl 6 novembre 2014 viene tesserato dal Pune City, in India.[41] Esordisce nella Indian Super League il 15 novembre contro il NorthEast United. Lascia il terreno di gioco al 34' della ripresa per far posto a Iván Bolado.[42] Terminata l'esperienza in India, il 21 febbraio 2015 passa a parametro zero al Wigan, firmando un contratto valido fino al termine della stagione.[43] Dopo sei mesi di inattività, il 19 gennaio 2016 passa al Tampines Rovers, società militante a Singapore.[44] Il calciatore firma un contratto di una stagione a 40.000 dollari (l'equivalente di 19.500 sterline[44]) a settimana, diventando il calciatore più pagato nella storia della S.League.[44] Non avendo trovato un accordo per il rinnovo - la società gli aveva proposto un prolungamento a cifre dimezzate[45] - il 19 gennaio 2017 torna in Inghilterra, accordandosi sei mesi con il Bury, in League One.[46] NazionalePur non avendo mai indossato la maglia dei Tre Leoni, ha disputato vari incontri a livello giovanile con l'Inghilterra, partecipando anche agli Europei Under-21 2002, disputati in Svizzera. Nonostante i vari richiami da parte dei propri CT[47] e le squalifiche (di cui una di tre giornate per aver dato un pugno in volto a Kranjčar in amichevole[48]), con l'Under-21 ha disputato 24 incontri, che lo rendono uno dei calciatori con più presenze a livello giovanile con la rappresentativa inglese. ControversiePennant non si è contraddistinto solo per le capacità tecniche e sportive, ma anche per il suo comportamento al di fuori delle regole lontano dal terreno di gioco, dovuto ad uno stile di vita non irreprensibile.[1][2][9] Il 23 febbraio 2005 viene arrestato per guida in stato di ebbrezza, dopo essersi schiantato contro un palo con la sua Mercedes.[21][22] Il calciatore - fermato alla guida nonostante nel febbraio 2004 gli venne sospesa la patente per 16 mesi per guida contromano[21][22] - non avendo con sé i documenti, inizialmente affermò di essere il compagno di squadra Ashley Cole.[22] Il 1º marzo viene condannato a tre mesi di carcere.[49] Dopo un mese di reclusione viene rilasciato, scontando il resto della pena in libertà vigilata con un segnalatore al seguito.[50][51] Il 2 aprile 2005 - dopo aver ricevuto l'approvazione da parte di Howard Webb[51] - scende quindi in campo contro il Tottenham con indosso un bracciale elettronico alla caviglia.[20][50][51] Il 29 aprile 2012 viene arrestato per aggressione ai danni di una donna all'interno di un night club a Manchester.[52] Due ore dopo il suo rilascio su cauzione rimane coinvolto in un incidente stradale che gli costa la sospensione per tre anni della patente per guida in stato di ebbrezza e una condanna in carcere di otto settimane.[52][53] StatistichePresenze e reti nei clubStatistiche aggiornate al 28 dicembre 2017.
PalmarèsClubCompetizioni giovanili
Competizioni nazionali
Note
Altri progetti
Collegamenti esterni
|
Portal di Ensiklopedia Dunia