Jean Antoine Verdier

Jean Antoine Verdier
NascitaTolosa, 2 maggio 1767
MorteMâcon, 30 maggio 1839
Dati militari
Paese servito Regno di Francia
Prima Repubblica francese
Primo Impero francese
Regno di Francia
Forza armata Armée royale française
Armée révolutionnaire française
Grande Armata
ArmaFanteria
CorpoArmata d'Italia
Anni di servizio1785 - 1830
GradoMaresciallo di Francia
FeriteNumerose ferite riportate nei combattimenti
ComandantiNapoleone Bonaparte
Eugenio di Beauharnais
GuerrePrima coalizione
Campagna d'Egitto
Terza coalizione
Quarta coalizione
Guerra d'indipendenza spagnola
Campagna di Russia
Sesta coalizione
CampagneCampagna d'Italia (1796-1797)
Invasione di Napoli (1806)
Insurrezione calabrese
Campagna d'Italia (1813-1814)
BattaglieBattaglia di Castiglione
Battaglia del ponte di Arcole
Assedio di Amantea
Battaglia di Heilsberg
Battaglia di Friedland
Battaglia di Logroño
Primo assedio di Saragozza
Battaglia del Mincio (1814)
DecorazioniSciabola d'Onore
Ordine di San Luigi
Legion d'onore
Ordine della Corona ferrea
Paria di Francia
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Jean Antoine Verdier (Tolosa, 2 maggio 1767Mâcon, 30 maggio 1839) è stato un generale francese.

Biografia

Fu un generale della Rivoluzione francese.

Entrò nel reggimento di La Fère il 18 febbraio 1785. Aiutante di campo di Augereau, nel 1792, con l'esercito dei Pirenei orientali, attaccò, con un battaglione di fucilieri, un campo trincerato difeso da 4.000 spagnoli e 80 cannoni. Questo fatto d'armi decise la resa di Figuéres e gli guadagnò il grado di Capitano aiutante generale.

Monte Medolano, lapide commemorativa

Comandante di brigata nel 1795, fu visto l'anno successivo in Italia, alla testa di tre battaglioni di granatieri, prendere il fortino del Monte Medolano nella battaglia di Castiglione. Fu ferito e messo fuori combattimento nella Battaglia del ponte di Arcole e si trovò in tutte le battaglie che portarono al pace di Leoben.

In Egitto comandò una brigata della divisione Kléber per le Piramidi e fu tra coloro che attaccarono San Giovanni d'Acri, dove fu ferito da una baionetta. Richiamato in Francia prima dell'evacuazione di Egitto, il generale Verdier si distinse costantemente in Italia e in Austria dal 1801 al 1806.

In Italia prese parte alla lotta contro l'Insurrezione calabrese, partecipando all'assedio di Amantea (estate 1806-inverno 1807)[1].

Nella campagna di Russia Verdier si distinse ancora una volta e rimase gravemente ferito a Polack. Nel 1813 e 1814 comandò il corpo d'armata di Francia e l'Italia sotto il comando di Eugenio di Beauharnais. L'8 febbraio 1814 alla battaglia del Mincio il Verdier, con la divisione Fressinet (circa 5.000 uomini), per tutto il giorno resistette contro 18.000 austriaci e alla fine ebbe la forza di attraversare il fiume.

Dopo la battaglia di Waterloo riuscì a tenere Tolone intatta e senza saccheggi. Con ordinanza del 1º agosto 1817 fu collocato in pensione e dopo il 1830 fu posto sulle riserve, ma tornò presto alla pensione. L'imperatore gli conferì il titolo di Conte il 19 marzo 1808.

La signora Verdier è citata nei rapporti delle campagne francesi come un'eroina. Accompagnava il marito sul campo di battaglia.

Onorificenze

Note

  1. ^ Gabriele Turchi, Storia di Amantea, p. 113, Periferia Editore, Cosenza, 2002, ISBN 88-87080-65-8

Altri progetti

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