Itaca (brano musicale)
Itaca è una canzone di Lucio Dalla pubblicata nel 1971 nell'album Storie di casa mia e nel 45 giri La casa in riva al mare/Itaca[2]. La canzone rievoca l'Odissea di Omero dal punto di vista dei semplici marinai. Secondo il New York Times, "questo tipo di populismo romantico collega Dalla al movimento latinoamericano Nueva canción, mentre la sua musica assimila influenze dalla bossa nova e tropicália brasiliane, nonché dalle musiche popolari europee e nordamericane[3]. Testo e significato«Dovete identificarvi non in Ulisse, che è l'eroe scolastico della vicenda, ma nei suoi marinai, che per una volta tanto diventano eroi protagonisti e fanno un discorso di contestazione quasi politico nei confronti di Ulisse, che è visto come un ladro, un furfantone, un brigantone. Gli dicono: "Ulisse, tu vai in giro per il mondo, vai nei porti e trovi le principesse, trachete, e noi niente. Tu dormi in un letto, noi non dormiamo mai. Se tu muori, tuo figlio, figlio di un re, non muore di fame, anzi. Se noi moriamo – trafitti da una freccia, cadendo nell'acqua o diventando maiali – , nostro figlio muore di fame. Per cui smettila di fare il turista, Ulisse, e portaci a casa". Ecco il senso di questo canto collettivo.[4]» «Un'opera letteraria può essere "raccontata" anche in una singola canzone. Itaca di Lucio Dalla, ad esempio, è l'Odissea di Omero dal punto di vista di un umile marinaio."» L'io narrante è un rematore della nave che si rivolge al capitano e si lamenta della sua condizione, paragonata alla sua posizione sociale. Il ritornello ripete che lui vorrebbe tornare ad Itaca dove c'è la sua casa. Tuttavia alla fine ammette di avere interesse all'avventura[6]: «Ma anche la paura in fondo Una forte connotazione del brano è determinata da una sorta di coro popolare, costituito dai dipendenti della casa discografica RCA Italiana, radunati per l'occasione in sala di incisione, che battendo le mani scandivano il ritornello: Itaca Itaca Itaca/ la mia casa ce l’ho solo là,/ Itaca Itaca Itaca/ a casa io voglio tornare/ dal mare dal mare dal mare. In quella maniera il coro rappresentava, in modo eloquente, la folla dei poveri cristi che sono poi quelli che portano il peso delle ambizioni dei grandi uomini[6]. Il titolo del brano è anche un gioco di parole: "It a cà?" in dialetto bolognese significa: "Sei a casa?"[7] Nel 1997 il testo della canzone è stato tradotto in greco moderno dal cantautore Dionysis Savvopoulos contenuta nell'album Το ξενοδοχείο (L'albergo) con il titolo Ιθάκη[8]. Note
Bibliografia
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